Omicidio Pamela: una bambola voodoo decapitata alla moglie del supertestimone

4 Mar 2019 18:20 - di Carlo Marini

C’è lo spettro della mafia nigeriana dietro le minacce al supertestimone Vincenzo Marino, tra i teste d’accusa nei confronti di Innocent Oseghale. Il pentito di ‘ndrangheta sarà chiamato a testimoniare alla prossima udienza del 6 marzo nel processo davanti alla Corte di Assise di Macerata per l’omicidio di Pamela Mastropietro. “Marino verrà consegnato coattivamente in udienza. Gli ho consigliato di rimettersi alla clemenza della Corte, rappresentando le sue difficoltà: ha intenzione di collaborare, ma l’unica remora è la mancanza di protezione”, afferma l’avvocato Maria Claudia Conidi, legale del collaboratore di giustizia rimasto insieme alla sua famiglia, a fine 2012, senza protezione.

La bambolina voodoo nello stile della mafia nigeriana

Secondo quanto spiega l’avvocato Conidi, da quando Marino, che raccontò di aver raccolto alcune confessioni di Oseghale incontrato nel carcere di Ascoli dove i due furono per un brevissimo periodo detenuti, è diventato teste di accusa di Oseghale, la sua situazione si è fatta ancora più complicata: “La moglie è già stata oggetto di minacce, le è stata fatta recapitare una bambolina con la testa tagliata e la scritta ‘Fate questa fine'”, spiega. La bambola, centrale nei riti voodoo, è tipica della simbologia della mafia nigeriana.

Il supertestimone dell’accusa chiede protezione

La revoca della protezione a Marino è arrivata però come un fulmine a ciel sereno. Il legale propone un rinvio della deposizione in attesa di una risposta concreta sulla riammissione al programma di protezione “per consentire a Marino di deporre in maniera più serena”, conclude l’avvocato Conidi secondo la quale sapendo che la sua famiglia è al sicuro avrà “la mente più lucida e la deposizione sarà più lineare e proficua”.

Chi ha ucciso Pamela è un boss della mafia nigeriana?

Il supertestimone è in possesso di notizie che gli ha confidato in cella lo stesso Innocent. L’imputato per il delitto di Pamela gli ha detto di essere un boss della mafia nigeriana. Gli ha inoltre confidato dettagli del delitto che, secondo gli inquirenti, collimano con le prove in mano ai magistrati. Come fa Marino a sapere cose che non sono mai uscite sui giornali? Ovviamente questo lascia intuire che effettivamente Oshegale si sia confidato con il suo compagno di cella. Come mai Innocent, pur risultando nullatenente, ha un pool di avvocati dalle parcelle d’oro? Secondo Marino il motivo è semplice: Oshegale è un esponente di spicco della mafia nigeriana. E le minacce alla moglie lasciano temere che dietro le lettere ci sia un’organizzazione criminale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *