La moglie è una scansafatiche, il giudice le nega l’assegno di mantenimento. Sentenza a Treviso

9 Mar 2019 18:14 - di Redazione

Se l’ex moglie è una ‘scansafatiche’, non ha diritto all’assegno di mantenimento. Il tribunale di Treviso ha deciso non soltanto di negare ad una ex moglie i 1.900 euro al mese che pretendeva come assegno divorzile, ma anche di interrompere la corresponsione dei 1.100 euro mensili che, da oltre un anno, riceveva dal suo ex marito”. La donna non avrà più diritto a nulla e dovrà mantenersi da sola perché in base alla sentenza sarebbe ravvisabile “una sua inerzia colpevole nel reperire un’occupazione”. E’ quanto riferisce il ‘Corriere del Veneto’ . La donna, in base alla sentenza, avrebbe potuto reinserirsi sul posto di lavoro e se finora non ha trovato un posto, è perché sarebbe una ‘scansafatiche’. Secondo il giudice, infatti, “a prescindere dal divario reddituale e patrimoniale, non essendovi stato alcun sacrificio, non vi è alcun diritto a un assegno divorzile”. L’ex marito è un professionista trevigiano con uno stipendio che supera i quattromila euro e la casa pagata dall’azienda per la quale lavora. Lei, una trentacinquenne di origini sudamericane, laureata in commercio estero e disoccupata. Si sono sposati nel 2007 e per alcuni anni hanno abitato oltreoceano, prima di trasferirsi definitivamente nel Trevigiano. In Italia la coppia è entrata in crisi e nel 2017 è arrivata la decisione di separarsi. Nonostante la donna abbia spiegato di aver sempre seguito il marito nei suoi trasferimenti lavorativi, accettando di abbandonare il suo Paese d’origine pur di rimanergli accanto e di avere per lui anche lasciato il lavoro da segretaria, in seguito, non ha più trovato un’occupazione stabile perché a suo dire ad ogni colloquio sarebbe stata scartata in quanto “non è in grado di parlare bene la lingua”. Risultato: nell’ultimo anno ha tirato avanti soltanto con i 1.100 euro che il marito mensilmente le ha corrisposto. E adesso nonostante il divario economico tra i due dovrà vivere con zero mantenimento. E per conlcudere oltre al danno, anche la beffa: la donna dovrà pagare all’ex marito le spese legali.

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