«Grillo vaffa…», fondatore e movimento contestati a Lecce: «Tap, Tav, Ilva: hanno tradito su tutto» (Video)

10 Mar 2019 13:17 - di Martino Della Costa

Tra recriminazioni e giustificazioni, denunce e accuse, una sola cosa è certa, come dicono gli stessi manifestanti che a Lecce sono scesi in piazza contro Grillo e il Movimento 5 stelle: chi di vaff…lo ferisce, di vaff…lo perisce. E così è: e senza troppe perifrasi addolcenti o frasi di circostanza, i manifestanti di Lecce non le mandano certo a dire e virulentemente sentenziano: «Siamo qui per contestare Beppe Grillo che ha tradito tutti i valori morali, i principi e gli impegni elettorali del Movimento di cui lui dovrebbe essere garante: parliamo dei No Tap e delle associazioni che volevano la chiusura dell’Ilva, parliamo di tutti colore che hanno difeso gli ulivi del Salento, tra gli altri»… Per questo, per ora sentenzia qualcuno – è  un vaffa..culo, domani sarà l’addio a lui e ai Cinque Stelle. Nel frattempo, sottolinea qualcun altro, basterà prendere atto che, «chi di vaff… ferisce, di vaff… perisce».

Grillo e Movimento 5 stelle contestati duramente a Lecce

Beppe Grillo pesantemente contestato a Lecce dagli attivisti Cinque Stelle, ex simpatizzanti oggi frondisti sfegatati, che si sono radunati davanti al teatro Politeama per il cedimento sul gasdotto Tap e contro la posizione assunta al governo dai parlamentari grillini sull’Ilva di Taranto. La rabbia della base è esplosa fragorosamente in piazza quando,  a un certo punto, al grido di «siamo passati dal vaffanculo day al vaffanculo Grillo» sono state anche bruciate le bandiere simbolo del M5S. Non solo: la contestazione ha preso piede ad ogni slogan e ad ogni grido di rivendicazione tradita, al punto da arrivare a coinvolgere anche il ministro per il Sud Barbara Lezzi che nel coro dei manifestanti dissidenti è stata associata al destino invocato per il padre nobile fondatore del Movimento… Poi, all’apice del malcontento e della recriminazione, la base di attivisti grillini accalcati davanti il teatro Politeama, dove si teneva lo spettacolo del comico genovese “Insomnia (ora dormo!)”, è arrivata al punto di chiedere la immediata restituzione dei 38 euro spesi ovunque nel tour di Grillo per il biglietto del suo one man show, al fine di devolverli ai cittadini tarantini, vittime dell’inquinamento che il M5S sta facendo in modo che continui ad esistere. Più di così non si poteva davvero: e non è neppure la prima volta che la contestazione prende piede, anzi: puntualmente ogni qual volta lo show del comico genovese approda nelle varie città per il tour, i teatri dove lo spettacolo è in calendario sono chiamati ad affrontare i disagi e i disordini che le contestazioni provocano sia fuori che all’interno delle strutture («a volte lo scontro vero e proprio avviene proprio in platea», scrive Il Giornale in queste ore a riguardo). Segno questo di un Movimento sempre più in crisi che dopo il passo indietro di Grillo non si ritrova più nella linea portata avanti dal leadership Di Maio, sempre più discusso dagli attivisti, fuori e dentro il Movimento…

Commenti

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  • ADRIANO AGOSTINI 11 Marzo 2019

    E’ tutta gente sobillata. Forse degli autonomi.