Di male in peggio: «Salvini lebbroso? Macron si riferiva anche a Orban, Le Pen e alla destra»
«Lebbra nazionalista? Macron non si riferiva solo a Salvini». Sempre peggio. Il politologo francese Jean Yves Camus, direttore dell’Osservatorio dei radicalismi politici della Fondazione Jaures riesce nell’intento di peggiorare la già grave offesa espressa da Macron e reiterata oggi dal rappresentante del governo francese in televisione. Ecco il succo del suo “pacato” intervento con cui estende lo scontro con l’ Italia a mezza Europa: «L’espressione “lebbra nazionalista” è stata usata dal presidente Macron con piena cognizione di causa. Ha contribuito a creare una tensione ma non era destinata solo a Salvini: valeva anche per Le Pen, Orban, Kaczynski e tutte le parti della destra radicale o estrema», ha il coraggio di puntualizzare Camus. La cosa si sta facendo surreale, se non fosse grave. Un intervento incendiario che con un sol colpo offende gran parte degli interlocutori europei eletti dai rispettivi Paesi. La grandeur francese non ha il senso del limite e dell’offesa.
L’intellettuale che ha il coraggio di giustificare Macron
Prosegue l’incendiario e sgradevole Camus: «E’ questa la differenza con gli attacchi di Matteo Salvini che si focalizzano esclusivamente su Macron, la sua capacità di governare e le sue azioni. Macron non ha mai detto che Salvini “è un pessimo ministro dell’Interno” perché non s’immischia in giudizi che spettano solo agli italiani». «Le idee di Macron e quelle della destra radicale sono diametralmente opposte sull’Europa e la questione dei migranti», giustifica Camus i termini ingiustficabili. «Emmanuel Macron ha deciso di porsi come campione dei “progressisti” contro i “populisti”. Macron si è schierato «contro il nazionalismo , contro l’euroscetticismo, contro la concezione di una ‘fortezza Europa’ che è quella di Salvini», continua il politologo francese imperterrito nel giustificare la maleducazione e lo sgarbo istituzionali che non hanno precedenti così grevi.