Berlusconi arrabbiato e deluso al vertice di Arcore: «Non prendere neanche il 10%…»
Il 9% non è sufficiente, dobbiamo fare meglio. Durante il vertice ad Arcore con lo stato maggiore azzurro, Silvio Berlusconi avrebbe fatto una prima riflessione sul voto in Abruzzo e la vittoria del centrodestra a trazione salviniana. Raccontano di un Cav tra l’arrabbiato e il deluso per la performance del suo partito, che non è riuscito a superare quota 10%, nonostante il suo impegno in prima persona. L’ex premier avrebbe invitato i suoi a scegliere alcuni temi specifici, in particolare il lavoro, su cui concentrarsi in campagna elettorale per dare battaglia a M5S e Lega e sfidare Di Maio e Salvini: dobbiamo restare nel perimetro del centrodestra rivendicando la nostra forte identità, avrebbe detto Berlusconi.
Berlusconi: scardinare l’asse gialloverde
Prima delle tasse, c’è il problema del lavoro, il lavoro deve essere la nostra priorità, sarebbe stato il monito dell’ex premier, che ha invitato tutti a darsi da fare sul territorio e a mobilitarsi per le prossime regionali in Sardegna. Dobbiamo andare tutti in Sardegna, si sarebbe raccomandato. Forte dell’ultimo sondaggio arrivato sul suo tavolo, che, apprende l’Adnkronos, stima Fi all’11 per cento a livello nazionale, Berlusconi avrebbe spiegato che l’unico modo di scardinare l’asse gialloverde è puntare sui temi specifici, per lo più economici, propri di Fi, senza attaccare Salvini, continuando a lanciare affondi ai Cinquestelle come ha fatto in tv a Pomeriggio 5. Niente stoccate all’alleato storico leghista, fanno notare fonti azzurre, perché, in nome della realpolitik, con Salvini bisogna collaborare per tornare a governare il Paese con una nuova maggioranza di centrodestra. Berlusconi, infatti, crede che la coalizione Fi-Fdi-Lega possa tornare a palazzo Chigi, ma deve restare unita come dimostra il voto abruzzese. E in ogni caso, il giorno dopo le europee c’è da costruire l’alleanza tra il Ppe e i sovranisti a Bruxelles.