A Milano i soliti rossi infangano la memoria dei martiri delle foibe e di Ramelli. L’ira della Meloni
Ecco in cosa è possibile imbattersi nella “civilissima” Milano. Un cazzotto nello stomaco. «Fa davvero male vedere, alla vigilia del Giorno del Ricordo, queste scritte indecenti e vigliacche contro Sergio Ramelli e le vittime delle Foibe comparse sul muro di una scuola a Milano. Offendere un ragazzo ucciso a colpi di chiave inglese e migliaia di italiani vittime di un disegno di pulizia etnica: ecco a voi la sinistra che tanto parla di tolleranza e umanità».
Meloni: «Ecco a voi la sinistra che parla di umanità»
E’ Giorgia Meloni dal suo profilo Fb ad inorridire per l’accaduto e a postare la scritta vergognosa. Magari gli stessi autori della scritta vanno in piazza a gridare “Restiamo umani”, magari dicono di vergognasi di essere italiani per via della rigida politica migratoria del governo. Riusciranno a vergognarsi di loro stessi? Concepire e poi a scrivere uno scempio del genere in spregio alla più elementare pietas ha il sapore di una disumanità raccapricciante. E bene ha fatto Giorgia Meloni a segnalare questo grave episodio che si inserisce nella scia del negazionismo delle foibe, nell’antiitalianità di una certa cultura di sinistra che ha perso ritegno e pudore, infierendo sulla sorte atroce di Sergio Ramelli.
L’anpi col suo negazionismo si pone sullo stesso livello di coloro che negano campi di concentramento nazisti. Sono vergognosi con la loro antiitalianita’. Associazione da abolire.
Che poi non si capisce che cosa pretendano…