Risponde a un annuncio per baby sitter: sequestrata e violentata da due coniugi
Agenti della Squadra Mobile di Verona ha tratto in arresto una coppia di coniugi responsabile di violenza sessuale e sequestro di persona commessi nei confronti di una giovane italiana, studentessa universitaria. La ragazza, nel primo pomeriggio del 10 gennaio, aveva risposto a un annuncio per fare la baby sitter, pubblicato sui social. Aveva offerto la propria disponibilità per accudire un bambino e perciò aveva lasciato il proprio recapito telefonico. La ragazza era stata poi contattata dalla coppia di trentenni. E dopo un breve scambio di informazioni, si era accordata perché facesse da baby sitter quella stessa sera. Intorno alle ore 23 nel luogo dell’appuntamento, in via Porta Vescovo, la ragazza era stata raggiunta in automobile dalla donna. Dopo essere salita a bordo, era stata portata in un altro luogo c’era il marito.
Dall’annuncio di baby sitter alla violenza sessuale
Da lì, anziché raggiungere l’abitazione per effettuare il servizio di baby sitting, la coppia aveva condotto la ragazza in un campo nelle zone di Poiano e qui, mentre la donna scendeva dall’auto e si allontanava, il marito sotto la minaccia di un taglierino, abusava sessualmente della giovane ragazza e le scattava una foto a torso nudo, minacciandola di divulgarla qualora fosse stato denunciato alla Polizia. La ragazza, invece, ha avuto fiducia della Polizia di Stato e ha sporto querela presso la Questura di Verona che ha consentito agli investigatori della Squadra Mobile di raccogliere elementi accusatori nei confronti della che hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di Verona di emettere una custodia cautelare in carcere per rispondere dei reati di violenza sessuale aggravata dall’uso del taglierino e sequestro di persona.