Decreto sicurezza, Di Maio zittisce gli amici di Fico: «Non siamo di sinistra»
Alla fine Giggino Di Maio è sbottato: quegli attacchi al dcreto sicurezza di una parte di suoi (in reatà amici di Roberto Fico) proprio non gli piacciono. E così ha laciato il suo altolà: “Se c’è qualche membro della maggioranza a disagio” sul decreto sicurezza – afferma il vicepremier- “si deve ricordare che fa parte di una maggioranza che quel decreto lo ha votato, di un governo che lo sta applicando, che lo sosteniamo e che chi prende parte in questo momento a questa boutade prende parte a una boutade politica per far sentire un po’ di sinistra chi con la sinistra non ha più nulla a che fare”.
Un senatore M5S: «Decreto sicurezza stupido»
A far perdere la pazienza a Giggino è stato Matteo Mantero, senatore M5s vicino alle posizioni del presidente della Cameram. Il parlamentare grillino he si è scagliato contro ildecreto sicurezza con inusitata violenza: “Ecco quello che si ottiene emanando un decreto incostituzionale e stupido, a solo scopo propagandistico, che auspicabilmente sara’ smontato dalla Consulta: creare illegalita’ dove non c’era, ridurre l’integrazione peggiorando le condizioni di vita di italiani e stranieri, far fare bella figura ai sindaci del Pd che hanno contribuito a creare il falso problema dell’immigrazione e ora passano per i paladini dell’integrazione. Filotto insomma…”.
Di Maio: «I sindici non hanno potere sui porti»
Di Maio non si è limitato a bacchettare i suoi “dissidenti”, ha anche difeso il decreto scurezza dai sindaci ribelli.”In questo momento quello che si sta creando intorno a questa vicenda è un’occasione di campagna elettorale. Vorrei mettere al centro qualche verità: i sindaci che dicono ‘apriamo i porti’, non hanno nessuna autorità per legge di aprire o chiudere un porto. Questo dimostra che tutte queste dichiarazioni fanno parte di una grande occasione per fare un po’ di campagna elettorale e chiedere un po’ di voti”.