Allarme sigarette elettroniche: liquidi modificati con droghe sintetiche. Ecco cosa si rischia

12 Gen 2019 11:32 - di Sara Gentile

Allarme sigarette elettroniche: alcuni e-liquidi potrebbero contenere cannabinoidi sintetici pericolosi per chi li fuma. L’Istituto superiore di sanità ha avvisato le strutture territoriali che si occupano di tossicodipendenze e i medici ospedalieri, per prepararli all’eventualità che si presentino persone gravemente intossicate. Come riporta il Giornale, si tratta di droghe in grado di provocare coma o morte improvvisa. O infarti e ictus, come spiega il professor Carlo Locatelli, direttore del Centro antiveleni di Pavia e tossicologo, uno degli esperti che hanno lavorato alla supervisione scientifica dell’allerta, partita congiuntamente (a dicembre) dall’Istituto superiore di sanità e dal Dipartimento anti-droghe del governo. «In e-liquidi venduti recentemente come Cbd (cannabidiolo) nel Regno Unito – recita l’allerta – sono stati trovati i cannabinoidi sintetici». «Prodotti adulterati simili sono stati segnalati negli Stati Uniti». Nello Utah in due mesi, addirittura «52 casi di avvelenamento». E, prosegue la lettera, «attualmente non esiste un antidoto».

Sigarette elettroniche, l’allarme dell’Iss

«Le sigarette elettroniche – spiega il professor Locatelli al Giornale – hanno avuto un grande mercato, con vari tipi di prodotti da fumare. Normalmente dovrebbero avere nicotina in un certo quantitativo, più o meno forte, poi altri componenti, che danno la sensazione del fumo in gola, per accontentare il fumatore. Ora, succede che le sigarette elettroniche vengano utilizzate per fumare altro, perché sono un piccolo braciere, che in realtà non brucia ma vaporizza principi che possono essere fumati, inalati. E ci può essere gente che va in giro con questo oggetto e poi magari ha dentro una droga potentissima». «Dunque, si sono verificati questi cluster di casi, dovuti ad alcuni prodotti venduti come cannabidiolo, uno dei due componenti della marijuana, quello che dovrebbe fare meno effetti, e controbilanciare il tetraidrocannabinolo, che è la sostanza che dà dipendenza e abuso. Questi prodotti – ha proseguito Locatelli – sono in realtà risultati contaminati con cannabinoidi sintetici, un gruppo di molecole che sono il 50% di quelle in circolazione nel mondo come nuove e sostanze psicoattive. Brevettate ma mai applicate, sono diventate droghe – ha spiegato al Giornale il primario che dirige il Centro di Pavia – Alcune sono state miscelate con questi liquidi, dando problemi da intossicazione acuta», che provocano infarti e psicosi acute. Finora sostanze simili – «tabellate» e vietate – venivano spacciate con bustine di 2 grammi di erba comune: «Fieno, erba qualunque, sulla quale viene spruzzata una certa quantità, piccola, di queste sostanze. Questo è il nuovo tentativo di commercializzare prodotti potenti, pericolosi e illeciti».

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