Sicilia, è emergenza terremoto: seicento persone rimaste senza casa
26 Dic 2018 20:07 - di Renato Fratello
Sono seicento gli sfollati per il terremoto di magnitudo 4.8 che la notte scorsa ha colpito sei paesi etnei. È il dato emerso dalle richieste presentate alla Regione Siciliana che ha redatto una convenzione con Federalberghi per poterli ospitare in strutture turistiche. Altre persone che, pur non vivendo in case dichiarate inagibili, hanno paura a rientrare a casa saranno ospitate in palazzetti dello sport dove potranno trascorrere la notte. Ventotto i feriti, tutti lievi.
Terremoto, la giunta in riunione straordinaria
La giunta della Regione Sicilia si riunirà domani pomeriggio a Catania – in seduta straordinaria – per dichiarare lo stato di calamità, con la contestuale richiesta a Roma della dichiarazione di emergenza. L’appuntamento è alle ore 17 nella sede etnea della Regione Siciliana. Lo ha deciso il presidente Musumeci, al quale nel frattempo sono arrivate anche le telefonate di solidarietà e vicinanza dei colleghi della Liguria Giovanni Toti e del Molise Donato Toma, i quali hanno dato la loro disponibilità ad inviare in Sicilia propri uomini e mezzi. Domani arriva a Catania il ministro Matteo Salvini.
I paesi più colpiti
La situazione più critica è a Zafferana Etnea e in particolare nelle frazioni Fleri, Pisano e Poggiofelice, dove ci sono parecchi edifici danneggiati. Nel frattempo, il governatore ha attivato la Protezione civile regionale e il Corpo forestale. La prima, grazie ai volontari, ha già attivato, l’assistenza ai cittadini e, insieme ai tecnici del Genio civile, le squadre per il censimento dei danni. La seconda, con i propri mezzi, sta intervenendo nell’area interessata per liberare le strade dai calcinacci caduti. Intanto, in poche ore, dopo le necessarie verifiche è stato riaperto al traffico il casello di Acireale, sull’autostrada Messina-Catania, chiuso nell’immediatezza del sisma.