In anteprima mondiale alla Camera le opere dello scultore Alessandro Romano
Nel segno della”gloriosa tradizione italiana la Camera dei deputati ospita in anteprima mondiale la mostra del maestro scultore Alessandro Romano. L’esposizione, La Via Dolorosa, inaugurata lo scorso 14 dicembre dal vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli che l’ha promossa, ripercorre le tappe significative della parabola artistica del geniale maestro di scalpello e sarà visitabile fino al 10 gennaiopresso il Complesso di vicolo Valdina, in piazza Campo Marzio 42 (ingresso libero).
“Il viaggio tra queste opere rapisce lo spirito, fa correre brividi dietro la schiena e polverizza la materia. Lo scalpello è guidato da un’energia superiore e le mani del Maestro portano dirette all’essenza di Cristo”, commenta Rampelli sul suo profilo Facebook. Scultore nato a Roma nel 1944, artista di prestigio internazionale, educato nella bottega d’arte secondo la tradizione italiana, dopo un esordio in pittura, Romano esprime nella scultura il suo straordinario talento figurativo, con risultati di eccezionale forza plastica e dinamica. L’ispirazione mitologica e religiosa si mescola alle inquietudini della modernità generando nuove forme classiche, mai convenzionali. Le sue opere sono esposte anche al Quirinale e nella Basilica di San Pietro, accanto ai capolavori di Michelangelo Buonarroti.
Tra le opere di Romano impossibile non menzionare Amore sacro e Amore profano ad Anversa; il monumento dedicato a Falcone e Borsellino, Resurrezione”, a Caltanissetta; una grande fontana dedicata ai “Segni dello zodiaco” a Torrenova; le allegorie, “La nascita”, “La vita” e “La morte” a Rodi, il grande monumento dedicato a “don Sturzo” a Caltagirone. L’anno 2004 segna uno straordinario momento nella vita artistica del maestro scultore: gli viene infatti commissionata la realizzazione di quattro sculture monumentali in marmo bianco di Carrara, alte circa sei metri, dedicate a quattro Santi dell’età moderna. Una volta realizzate tutte le opere verranno collocate nelle nicchie michelangiolesche della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano. Per ogni collocazione è stata organizzata una cerimonia con la relativa benedizione delle opere.