Non solo Trump: anche in Austria la stampa si schiera contro la destra

16 Feb 2018 16:55 - di Redazione

Anche in Austria la stampa attacca i governi che non siano di sinistra: sale infatti la tensione fra i media austriaci e il vice cancelliere Heinz Christian Strache, leader del FPOe. L’esponente del partito di estrema destra si è attirato le ire del Consiglio per la Stampa, un organo che riunisce giornalisti ed editori, per aver accusato la tv pubblica Orf di diffondere menzogne. Strache ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un falso annuncio pubblicitario dell’emittente pubblica con lo slogan “il luogo dove le bugie diventano notizie” e una foto del giornalista tv Armin Wolf, noto per le sue interviste pungenti. “Gli attacchi personali non sono utili per una critica fattuale o un dibattito obiettivo sul lavoro dei media, si tratta di attacchi alla libertà di stampa e di tentativi di minare il giornalismo indipendente e la sua credibilità”, ha risposto il Consiglio per la Stampa, commentando il post del vice cancelliere. Strache ha difeso il suo post appellandosi al diritto di satira. Ma Wolf non sembra essersi divertito affatto e ha preannunciato una querela. “L’ultima volta che l’ho visto, Strache era vice cancelliere non un autore di satira”, ha detto il giornalista televisivo al portale tedesco Meedia. Sin dal suo ingresso al governo a dicembre – in una coalizione guidata dal cancelliere Sebastian Kurz, del Partito Popolare – il FPOe ha proposto di abolire il canone per l’emittente pubblica. La pressione è salita negli ultimi giorni, dopo che sono stati segnalati due errori nel notiziario televisivo, compresa una notizia che ha creato l’impressione che un dirigente locale dell’Fpoe non si fosse distanziato da un insulto antisemita. Intanto un post apparso sulla pagina Facebook di una organizzazione giovanile dell’Fpoe ha pubblicato la mail personale del giornalista che ha rivelato i legami fra il partito e le confraternite nazionaliste di studenti.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Federico Covella 18 Febbraio 2018

    l comunismo ormai c`e’ lo troviamo anche nella tazzina dell`espresso che beviamo con noncuranza al bar ogni mattino, lo buttiamo giu’ in fretta e da li le sue spore cominciano a marcirci dal di dentro. Lo stiamo accettando senza troppo preoccuparci. Una scossa d`orgoglio ci manca, sin che siamo in tempo, prima di ritrovarci completamente Zombie. Ne vedo gia’ in giro!

  • Paola 18 Febbraio 2018

    Le trame contro la destra ormai si stanno sviluppando, allargando in tutto il mondo: vedi Trump!
    Forse perché la destra difende quasi sempre la famiglia “naturale”, dice no all’aborto (vedi Trump)?
    Forse perché vogliono far avanzare la morte invece della vita?

  • ADRIANO AGOSTINI 17 Febbraio 2018

    La sinistra ha due punti dalla loro parte: nel tempo ha inserito la sua gente nei posti chiave della politica e della vita sociale (giudici, professori, giornali e giornalisti, e con Renzi anche nelle istituzioni (Prefetti, INPS, Istat,Protezione Civile, RAI, ecc.) e nelle grosse società italiane come l’ENI, FF.SS. e così via. Secondo punto: ha accumulato ingentissimi capitali mediante la “donazione” forzata al partito da parte di tutti i miracolati messi in posizioni importanti come RAI, giornali vari, ecc. Con questi capitali oggi (ho letto: non so se è una fake news, che Bersani avrebbe beni immobili per oltre un miliardo di euro) è in grado di comprare tutto quello che vuole e in particolare i giornalisti e gli artisti che ottengono posti e parti solo perché di sinistra. Giornalisti e attori sono in particolare, grazie alla loro visibilità, i “democratici” più accaniti contro tutto quello che non è di sinistra (vedi Trump e ora l’Austria).

  • giulio 17 Febbraio 2018

    Manager, magistrati, giornalisti una volta erano prevalentemente di destra; poi venne il ’68, le Brigate Rosse si diedero da fare, il loro motto era “colpirne 1 per educarne 100”, i 68ini fecero lobby strettissima dando spazio solo ai sinistri, mentre pure Berlusconi si è contornato e ha posto sinistri 68ini in posti chiave – che ovviamente l’hanno poi tradito o provocato enormi buchi aziendali. Questo in Italia, ma anche altrove