Trump a Davos imita l’accento indiano del premier Modi. Media furiosi

24 Gen 2018 13:47 - di Redazione

Donald Trump e Narendra Modi divideranno il podio d’onore del vertice di Davos, con il premier indiano che poche ore fa ha pronunciato il discorso d’apertura del World Economic Forum, mentre il presidente americano chiuderà i lavori venerdì. Ma tra i leader si rischia qualche imbarazzo, se non addirittura tensione, a causa delle recenti rivelazioni del Washington Post, che ha scritto che il presidente ha fatto l’imitazione dell’accento indiano di Modi, rivelazioni che stanno facendo infuriare i media indiani. La frase di Modi, al quale Trump ha fatto il verso con l’accento indiano, era stata citata dal presidente americano nel mezzo di una discussione sull’impegno militare Usa in Afghanistan, per dimostrare come il premier indiano avesse mostrato, nel loro recente incontro alla Casa Bianca, solidarietà per gli sforzi americani non riconosciuti da Kabul: “Mai visto un Paese che ha dato così tanto per così poco in cambio”. La stampa indiana sottolinea che non sarebbe la prima volta che Trump imita l’accento indiano, in un modo considerato offensivo, ricordando che durante un comizio elettorale nel 2016 imitò la voce di operatore di un call center della sua carta di credito che rispondeva dall’India. Intanto, ovviamente, circa un migliaio di persone hanno manifestato a Zurigo contro il Forum economico mondiale di Davos e in particolare contro la partecipazione del presidente americano. La polizia era presente in forze. I partecipanti hanno dato vita a un corteo e, nonostante l’accensione di fumogeni, tutto si è svolto pacificamente. La polizia cittadina aveva dato il suo consenso alla manifestazione ed era pronta a ogni evenienza. Una manifestazione si è tenuta anche a Losanna, dove si sono radunate fra le 250 e le 300 persone. Lo slogan principale era “Trump not welcome”, Trump non è il benvenuto. Altre proteste si sono tenute a Ginevra, Friburgo, Neuchâtel e Bellinzona.

Commenti

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  • itala piccininno 25 Gennaio 2018

    finalmente l’America ha un presidente serio con le idee chiare, magari avessimo qui danoi uno come lui|

  • Federico Covella 25 Gennaio 2018

    Questi quattro comunisti sparpagliati pel mondo si fanno trovar pronti per gli sfruttatori organizzati, ovunque sia loro richiesto. Vergogna, ZERO!
    Caro Cini, Trump non e’ un pagliaccio alla Grillo, Lui ha un`ARTE molto piu’ eccelsa!

  • 25 Gennaio 2018

    troppo radicali le idee di Trump per essere accettate a “scatola chiusa”. Deve avere la pazienza di proporle un po’alla volta

  • mauro maestripieri 25 Gennaio 2018

    Non forse, ma di sicuro il grande Donald è avanti 1000 miglia rispetto a tristi ed insulsi politicanti europei, non si sfruttare dai cinesi tramite i dazi, la Cina una finta democrazia con un solo partito, una dittatura mascherata !

  • Cini 25 Gennaio 2018

    Firse Trump forse vorrebbe imitare Grillo ma senza possederne l’arte!