La Boldrini finalmente dice una parola su Claretta Petacci. Meglio tardi che mai
Alla fine è stata tirata per i capelli. Era stato invocato il suo nome. Mancava solo Laura Boldrini a censurare l’ignobile intervento di Gene Gnocchi su Claretta Petacci. Una giovane donna trucidata a 33 anni e impiccata a testa in giù possibile che non avesse fatto breccia nella sensibilità di Laura Boldrini? Anche per una donna “politicamente scorretta” – dal punto di vista della presidente della Camera – dovrebbero parlare il cuore e la pietà umana di fronte al destino di una donna colpevole solo di essere l’amante del Duce. La presidente della Camera, amazzone del femminismo lessicale, sempre prodiga di parole in tema di femminicidio, aveva infatti brillato per il suo silenzio. Alessandra Mussolini e anche Vittorio Sgarbi (anche in precedenza e in tempi non sospetti) avevano apertamente chiesto. “Laura perché non parli?”. Solo successivamente, a bufera divampata, la Boldrini ha voluto condannare l’eccesso ignobile del comico di DiMartedì. Sollecitata dal quotidiano Il Tempo, la Boldrini ha commentato così il fattaccio: «È sempre difficile giudicare la satira, ma devo dire che ho trovato di cattivo gusto la gag di Gene Gnocchi. Non riesco a ridere quando si scherza sulla fine violenta di un essere umano. La pietà è un valore sempre, anche nei confronti di una donna che fu uno dei nomi-simbolo del regime fascista». Parole un po’ freddine, diciamolo, parole pronunciate per dovere d’ufficio su un fatto di enorme gravità. Meglio che niente?
Sono molto dispiaciuto per aver sentito un povero demente dire frasi così insulse e offensive sulla signorina Petacci! Colpevole di avere un grande amore per Mussolini! Nel mondo di oggi anche lo stupido vuole la sua parte ma come si vede gli si ritorce contro poiché hè scritto e lo stupido se la passera male ed è quello che si merita il signor gnocchi almeno fossero stati di patate qualcosa di buono lo avrebbero avuto!!!
nn solo falsa ma profittatrice: nn ha esitato a cogliere l occasione per pronunciare parole contro “il regime fascista”. la 2a parte del suo commento lo denuncia.
Ha detto ciò che doveva e che comunque non sentiva. Io non avrei mai detto cose simili per una di sinistra uccisa da un fascista che in questo caso sarebbe stato per me un assassino e delinquente e pertanto incarcerato o addirittura ucciso. Squallido il commento di gnocchi; Da ora in poi faccia un altro lavoro!
Forse era meglio non avesse toccato l’argomento. Avra’ studiato si Vikipedia
Un’altra della stessa razza di quelli che quando parlano ci guadagnerebbero a starsene zitti.
Ma che cosa ci si poteva aspettare dalla Boldrini!?!
Forse voleva essere al posto del maiale………..
La presidente della camera,quale terza carica dello stato,paladina dei diritti e della dignità delle donne,nei confronti dell’ignobile uscita del tale Gene Gnocchi, sulla sfortunata Claretta Petacci,avrebbe fatto meglio a starsene zitta…!!! Le sue parole,fredde e misurate,rivelano solo odio e mancanza assoluta di un seppur minimo senso di pietà cristiana !!
Meglio avrebbe fatto la Boldrini a tacere anzicche’dimostrare ancora una volta di essere ipocrita, bugiarda e inaffidabile . In Sicilia si dice di persone così , ” si ffussi pani ‘un ‘nni manciassi”.
Quale sarebbe stata la sua reazione se , invece di Claretta Petacci , si fosse trattato di Nilde Iotti o diBianca Berlinguer?
“«……..È sempre difficile giudicare la satira, ma devo dire che ho trovato di cattivo gusto….” satira, cattivo gusto? ma quale satira e quale cattivo gusto, era solo un vigliacco oltraggio di un individuo privo di qualsiasi dignita’.
parole freddissime e molto poco convinte. Siamo alle solite : due pesi e due misure tremendamente distanti tra di loro. una ulteriore dimostrazione della immensa faziosità dei comunisti che non esiterebbero a sacrificare la loro madre per la loro folle ideologia
Ovunque appaiono Gene Gnocchi e la Boldrini, cambiate canale. Io lo faccio e, non da ora!
La Sig.ra Boldrini, nel suo asettico e tirato per i capelli commento, dimostra anche di ignorare la storia in generale, ed in particolare la storia del fascismo.
Dire che Claretta Petacci fu “uno dei nomi simbolo del regime fascista” é una maialata pazzesca.
La relazione Petacci/Mussolini fu conosciuta dagli italiani dopo il luglio 1943 perchè resa nota da Ferruccio Lanfranchi, con articoli apparsi sul Corriere della Sera. Il termine “simbolo” è proprio inappropriato.
se stava ZITTA ci guadagnava di più.
non è degna di fare il nome di Claretta neppure facendolo intendere tra le parole.
si deve solo vergognare e sciacquarsi la bocca solo per pensare.
“La pietàè un valore sempre…” ebbrava la presidentA (con la -a, per favore, altrimenti s’incazza pure), che è senz’altro una persona “di valore”, visto come fa pietà!
E’ FINTA !
L’amica di parassiti,sfruttatori e immigrati faceva molto meglio a stare zitta,anche se è stata tirata dentro da altri.
Le parole pronunciate non fanno altro che avvalorare il suo odio contro il genere umano che non è del suo schieramento politico.
Basta darle visibilità dal popolo di centro destra.
Mi associo a tutti i commentatori…. aggiungo che la Boldrini non dovrebbe solo tacere sulla tragedia della povera Petacci, ma dovrebbe emigrare in Africa, La sua terra promessa! Infine, poichè perderanno le elezioni, non ci sarà più posto per lei i suoi amici in questa nostra Nazione.
Faceva meglio a tacere, falsa e ipocrita!
Avevo intuito che pubblicate solo ciò che vi aggrada. Penosi.
Come vede, si sbaglia di grosso perché noi, che amiamo la democrazia, diamo voce, e gratis, a tutti, compreso lei.
Ma , a distanza di tanto tempo, non si sa ancora chi dette l’ordine di ucciderla!
Fate pace col cervello. Avete chiesto l’intervento della Boldrini e, quando lo fa, dite che era meglio che non intervenisse?
avrebbe fatto meglio tacere, sappiamo tutti l’interesse del suo intervento, rimediare qualche zero virgola di voti, si vergogni
Peggio la toppa che il buco
Il commento della “sig.ra” (?) in questione è totalmente privo di significato. Meglio se taceva. Lo capirebbe anche un bambino che sono parole vuote e prive di qualsiasi significato di pietà verso la fine tragica della sig.ra Petacci. Le parole “uno dei nomi simbolo del regime fascista” sono infatti la prova provata che la Boldry nazionale, che non perde occasione per mostrare la sua anima nera e rosicona anche quando finge di mostrarsi “umana”, fallisce miseramente.
Dovevi restare zitta E tornare in TV a …Colpo Grosso…..
Da come ha presieduto la camera non può certo parlare di fascismo , e men che meno di una donna sfortunata di essersi innamorata di Mussolini ,se costei fosse stata zitta faceva meglio, tanto c’è già tanta gente che la odia Grasso non ha idea di quanti voti perderà grazie a lei,il mio di sicuro.
Finalmente! Era ora che si facesse viva la portabandiera del femminismo !
Più bella figura a star zitta che parlare così in ritardo, ci vuole convincere che sono parole dettate dal cuore? Non ci fossero state tutte quelle polemiche …
meglio niente. O meglio: bene così che trasuda iniquità e odio che la maschera accentua invece di schermare