Il medico le dà una dieta folle: solo acqua per 21 giorni. E lei muore

8 Giu 2017 15:26 - di Redazione

Le follie alimentari non finiscono mai: crudisti, vegani, melariani e fruttariani vogliono diffondere il loro credo criminalizzando chi mangia carne, uova, pesce e pasta. Ma la follia non ha limiti e la notizia fornita dalla Nazione è inquietante, se ci si mettono pure i medici dietisti a dare diete folli, incredibili, insostenibili. Una donna è morta per una dieta di sola acqua. È al vaglio della procura di Perugia la denuncia presentata dal marito di una donna di 57 anni, di origine sarda, morta dopo essersi sentita male mentre – secondo l’esposto – stava seguendo una digiuno-terapia. “Saranno ora gli accertamenti in corso a stabilire le cause del decesso della donna, che era affetta da sclerosi multipla che comunque non le avrebbe impedito di camminare. In base alla denuncia la donna per 21 giorni avrebbe solo bevuto tre litri d’acqua senza mangiare, sottoponendosi a cicli di agopuntura (perdendo dieci chili). Tutto previsto – è stato sostenuto nella denuncia – nella cura dimagrante di un medico perugino specializzato. Per sottoporsi alla quale la cinquantasettenne aveva appositamente raggiunto Perugia dalla Sardegna. Poi la progressione e l’aggravarsi delle sue condizioni. Nella notte tra lunedì e martedì – si legge sulla Nazione – si è però sentita male in un residence nel quale la coppia alloggiava. Inutili i soccorsi del 118 e la donna è morta mentre veniva trasportata in ospedale. A quel punto il marito ha sporto denuncia al posto fisso di polizia e sul posto è intervenuto anche personale della volante. Il fascicolo sulla morte della donna è ora in mano alla procura perugina.

La nutrizionista: “Non mangiare può uccidere»

«In medicina la restrizione alimentare non può essere drastica. Non mangiare può uccidere». Così Nadia Cerutti, responsabile Dietologia e nutrizione clinica al Fatebenefratelli di Milano, commenta l’episodio in una intervista al Quotidiano.net. interpellata sulla famigerata dieta dell’acqua, risponde. «L’obesità o il sovrappeso determinano mutamenti ai quali il corpo si adatta, per questo l’intervento dietetico deve essere morbido, personalizzato e non drastico. Un giorno di digiuno non provoca scompenso, ma non possiamo chiamarlo intervento dietetico». Il medico della donna deceduta avrebbe dunque dovuto saperlo. La studiosa se la prende con l’incompetenza e la superficialità dei troppi che oggi si improvvisano dietologi. «Siamo contrariati dalle mode nutrizionali, qui chiunque si permette di disquisire di diete senza competenze, senza una formazione documentata. Con una dieta si possono recare gravi conseguenze al fisico della persona».

 

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