Scommesse, il Pg dello sport: infiltrare investigatori e premiare chi si pente

2 Mar 2017 18:36 - di Paolo Lami

E’ allarme sugli illeciti, in crescita, connessi alle scommesse sportive. E il procuratore generale dello Sport, Enrico Cataldi, ex-generale di Brigata dei carabinieri, lancia la sua idea per combattere il fenomeno: infiltrare investigatori per scoprire gli episodi e immaginare una sorta di premio per chi collabora con la giustizia sportiva.
Nel suo intervento in occasione dell’apertura ufficiale dell’anno giudiziario sportivo al Salone d’Onore del Coni, Cataldi, già a capo del Racis dei Carabinieri e poi catapultato sulla poltrona di superprocuratore, ha sottolineato che si tratta di «un fenomeno recrudescente sotto gli occhi di tutti».

In particolare, l’ex-ufficiale dei carabinieri ha evidenziato il fatto che oggi «si scommette su tutto, non solo su chi vince o perde una partita ma anche su chi tira un calcio d’angolo e in che minuto. Parliamo quindi – ha osservato il Procuratore generale dello sport – di attività su iniziativa di un singolo, che possono favorire un flusso anomalo di scommesse, non sempre controllato dai Monopoli di Stato».

A prendere parte alla giornata di oggi, anche il presidente del Collegio di garanzia, Franco Frattini, e il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Ai quali, appunto, Cataldi, ha esposto i nuovi strumenti normativi che potrebbero vedere la luce: quello di «vagliare la possibilità della condizione premiale per chi collabora con la giustizia». La seconda soluzione può arrivare «dall’infiltrazione in questo mondo esclusivo che necessita di approfondimenti».

Per quanto riguarda le federazioni, Cataldi ha auspicato «maggiori risorse tali da garantire la loro operatività». Secondo Frattini «siamo alla chiusura di un quadriennio caratterizzato dalla riforma della giustizia sportiva, un vero fiore all’occhiello» per il Coni.

Procura generale e Collegio di garanzia «hanno iniziato a funzionare già nel secondo semestre del 2014 e oggi – ha concluso – possiamo dire
che il percorso tracciato insieme è visibile e largamente apprezzato. Avviamo dunque anche per il 2017 le nostre attività con responsabilità e legittimità, unite alla grande passione per lo sport che ci accomuna».

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