Veronesi, l’addio sulle note di Beethoven. E Sala si commuove

11 Nov 2016 16:09 - di Redazione

Si è conclusa la cerimonia laica per l’ultimo saluto a Umberto Veronesi. Il feretro dell’oncologo ha lasciato Palazzo Marino tra gli applausi delle centinaia di persone che, dentro e fuori nella piazza e nel cortile del palazzo, hanno assistito alla cerimonia, anche dai maxischermi. La cerimonia s’era iniziata sulle note dei brani Il chiaro di luna di Beethoven e Tu che di gel sei cinta dalla Turandot, eseguiti dal figlio dell’oncologo, Alberto, musicista e direttore d’orchestra. Attorno al feretro di Veronesi, i figli, i nipoti e la moglie dello scienziato, Sultana Razon.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha aperto con il suo discorso la cerimonia laica. Il suo è stato un ricordo commosso fino alle lacrime. Con voce rotta dall’emozione il sindaco ha ricordato quando è stato paziente di Veronesi, che lo ha curato quando aveva il cancro. “È stato il mio medico, mi ha aiutato a guarire – ha spiegato – e mi ha lasciato un insegnamento. Quello che la malattia ‘farà sempre parte della tua vita ma non la devi considerare come altro da te, anzi devi pensare che noi e le nostre malattie siamo la stessa cosa. Ma che ci si cura sempre'”.
“In Italia ci sono ormai molti medici e professori che hanno imparato il tuo metodo, che non guardano più solo l’organo malato ma la persona, con i suoi sogni, le sue debolezze e suoi punti di forza. Questo metodo, che si sta espandendo, è la tua eredità”, ha detto Emma Bonino . “Tu hai già vinto” ha detto l’ex ministro, che è stata anche paziente di Veronesi, aggiungendo che “la medicina e la scienza in questo Paese stanno cambiando troppo lentamente per i tuoi e per i miei gusti. Però sta cambiando”.
Alla camera ardente ieri sono arrivati anche personaggi del mondo dello spettacolo e rappresentanti delle istituzioni. Come il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni o Rita Pavone che è stata paziente di Veronesi e lo ha ricordato così: “A qualunque ora lo chiamassi – ha spiegato – lui c’era sempre, c’era sempre per tutti. Era una persona di una tale cortesia e disponibilità, per me ha fatto molto, ma preferisco tenerlo per me”.
Infine l’ex ètoile Carla Fracci arrivata alla camera ardente insieme al marito: “Veronesi ha creato e lascia molto – ha spiegato – ha aiutato l’umanità. È stato così vicino a tutti e sempre sorridente. Questa è la cosa straordinaria di quest’uomo, la sua intelligenza, il suo genio. È una grande perdita”.

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