Via Carlo Magno, a scuola si studia l’Islam: la Francia decide di suicidarsi

10 Set 2016 12:12 - di Guglielmo Federici

La sottomissione è fatta! Carlo Magno addio, arriva l’Islam. Che in Francia già fosse messa in pratica la sharia era cosa nota, dopo i recenti fatti di cronaca. Ma che la Francia avesse deciso di “suicidarsi” no, non ce lo aspettavamo. Apprendiamo infatti che la pubblica istruzione d’Oltralpe ha tutta l’intenzione di mettere il velo pure alla scuola. I ragazzi francesi devono “dimenticare” la storia cristiana, il Medioevo, Carlo Magno e via dicendo. Sarà invece l’insegnamento di Storia dell’islam a diventare obbligatorio: di conseguenza, l’insegnamento delle lingue classiche – greco e latino – e del Medioevo cristiano, invece, sarà facoltativo. Se non è una “sottomissione” questa, come la dobbiamo definire? Queste sono infatti le linee guida della riforma scolastica in Francia voluta dall’attuale ministro dell’Educazione, Najat Vallaud-Belkacem, nata in Marocco, “fulgido” esempio  di un’integrazione che si trasforma in distruzione delle proprie radici. Lo riferisce un’inchiesta di Libero, poi, ripresa dal Giornale. Una pugnalata al cuore di un’istituzione che forma la classe dirigente del Paese,  quel  “lycèe littèraire” che corrisponde al nostro Liceo classico. Secondo quanto riportato da Libero, a fronte dell’inserimento dell’insegnamento obbligatorio dell’islam, lingue come il greco e il latino o materie come il Medioevo cristiano vengono relegate a materie di complemento, come fossero informatica o scienza della terra. Ma come? Tutti a piangere – Hollande in testa – il massacro di Padre Jacques Hamel, mentre celebrava messa e ora al ministro dell’istruzionene è consentito di seppellire e umiliare la nostra cultura che dovrebbe cementare l’Europa?

Islam obbligatorio, Medioevo cristiano facoltativo

L’indottrinamento al radicalismo islamico troveranno linfa da questa sottomissione. In questo modo: già  sono numerosi i giovani che si convertono all’Islam per poi avviare un perverso processo di radicalizzazione e il sistema scolastico francese, ossia il governo, gli danno pure una grossa mano. Siamo alla follia. Per ora, nell’ignavia dcel governo del socialista Hollande, a reagire sono gli insegnanti che, su invito dei sindacati, hanno scioperato in questi giorni di fronte all’annuncio di una riforma suicida: secondo il portavoce della sigla maggioritaria nell’insegnamento secondario, la percentuale è stata tra il 20 e il 25 per cento. Ma ad osteggiare la riforma scolastica sono anche personaggi come l’ex ministro della Cultura, Jack Lang, ritenuto autorevole esponente della gauche, mentre per il filosofo Robert Redeker, l’obiettivo manifesto è quello di «cancellare la civilizzazione francese».

 

 

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