Venezia, lotta al degrado. Brugnaro usa l’immagine di “una notte in cella”

30 Ago 2016 10:03 - di Liliana Giobbi

Ha usato l’immagine di «una notte in cella» il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro nella lotta alle manifestazioni di degrado gravi contro la città, come l’imbrattamento di monumenti o l’ubriachezza molesta. Ha però tenuta distinta la questione del decoro dettata dall’urgenza d’estate con quella più generale del problema dei flussi turistici.

Brugnaro invita a non demonizzare il turismo

«Guai a demonizzare il turismo. Il turista non è una classe sono persone, una diversa dall’altra». E il comparto al momento, volenti o nolenti, «è la prima industria della città». Riguardo alla pubblicazione in rete di immagini di oltraggio al decoro cittadino – il caso limite è stato una donna che scambia un molo in bacino san Marco per una latrina – il sindaco Brugnaro parla dell’opera di una realtà che non vuole il bene della città: «Su 150mila persone che arrivano a Venezia quasi tutti i giorni – ha detto – ci sarà sempre chi si comporta male. E’ strumentale pensare che questo non possa più succedere, anche se si applicano le sanzioni. D’altronde, lo fanno anche i veneziani. Una sanzione di 100 euro non ferma chi vuole provare a fare il bagno in laguna». Non risparmiando una battuta sulla richiesta di Italia Nostra di un tavolo comune sulla questione: «Scrivono sempre. Io sono aperto all’incontro ma mi piacerebbe sentire anche delle cose positive. Che raccolgano anche qualche sacchetto di immondizie» – Brugnaro ha ricordato che il suo impegno «è fare andare avanti una città che tutti ci invidiano, che è la più bella del mondo»; quindi, ha contrapposto alle immagini del degrado compiuto da pochi quella di una realtà che vuole imboccare la strada del rilancio produttivo, che opera per fare aumentare i posti di lavoro: «Noi vogliamo richiamare in città investitori». Intanto, come ha rilevato il presidente della Biennale Paolo Baratta, le immagini che viaggiano sui social qualche effetto negativo devono averlo avuto visto un calo del pubblico della mostra di Architettura.

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