La ruspa sul palco di Pontida. E Bossi s’arrabbia: «Meglio la vecchia Lega»

20 Giu 2015 17:55 - di Valeria Gelsi
ruspa pontida

Il sole delle Alpi disegnato sull’erba e una grossa ruspa al lato del palco. Un nuovo simbolo leghista fa la sua comparsa a Pontida, in occasione del tradizionale raduno della Lega Nord. Ma non piace a Umberto Bossi: «Assolutamente non è un buon simbolo».

La ruspa a sinistra del palco

La ruspa è stata messa a sinistra del grande palco, dove campeggia anche il logo della nuova formazione «Noi con Salvini». Al microfono si alterneranno i big del movimento: dallo stesso Senatùr a Roberto Calderoli, da Roberto Maroni a Luca Zaia, fino alle conclusioni del segretario Matteo Salvini. «La Lega è un movimento di liberazione. Questo diremo a Pontida, questo costruiremo da qui in avanti: un partito di liberazione e di governo», ha detto Salvini, anticipando i temi del suo intervento in un’intervista al Corriere della Sera. «Noi in due anni siamo passati dal quattro al 16%. Significa che possiamo andare a prendere Renzi», ha proseguito il leader del Carroccio, aggiungendo che «le nostre battaglie storiche restano, dalla sicurezza al no a questo euro e all’immigrazione irresponsabile».

La Lega: da federazione a confederazione

Alla vigilia dell’appuntamento il segretario ha incassato il via libera del congresso federale straordinario ad alcune modifiche statutarie che, di fatto, adeguano le regole del partito alla sua nuova mission. La Lega da partito federale, in cui tutte le “segreterie nazionali” sono autonome, diventa formalmente partito confederale, affiancando alla tradizionale autonomia delle singole federazioni un più deciso richiamo alla linea politica del movimento. Inoltre, il congresso ha stabilito che entro 180 giorni si dovranno tenere i congressi “nazionali”, che corrispondono a quelli regionali.

Il no di Bossi al nuovo corso

Ma Salvini ha incassato anche le dure critiche di Bossi, secondo il quale «se esce un partito nazionale Salvini resta da solo a farlo». Per il Senatùr «la Lega non può essere nazionale: finché ci sono io è nazional-padana, perché il nord è sempre contro quel che è italiano, contro il centralismo e il fascismo italiani». E, ancora, secondo l’ex segretario, Salvini non riuscirà a prendere voti al centro e al Sud, «perché quelli hanno sempre partecipato con Roma ai banchetti con i soldi rubati al Nord». Insomma, un Bossi quanto mai attaccato al passato e alle antiche parole d’ordine e per niente ben disposto verso le innovazioni, comprese quelle simboliche. «La ruspa è un buon simbolo?», è stato chiesto al vecchio leader. «Assolutamente no», ha risposto il Senatùr, per il quale «i simboli buoni sono quelli che agganciano il passato, non si ha futuro se non si ha il passato e la Lega è nata per sconfiggere il Barbarossa, che si chiama Italia».

 

 

 

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *