Cicciolina senza freni: «Ho ancora nell’armadio i boxer di Berlusconi»

3 Apr 2015 18:05 - di Domenico Labra

L’anno era il 1974, il mare quello spumeggiante dell’Egeo. Niente di meglio per mettere in moto la passione. Cosicché il fatto farà certamente discutere. Con una premessa dovuta. Cicciolina è sempre Cicciolina. A prescindere dalla veridicità dei fatti narrati, le piace fare rumore, notizia. «Fate caccia al tesoro dei miei slip. A Capri ci sono le mie mutandine-ricordo sparse intorno a Villa Malaparte. E conservo ancora gli slip di Berlusconi. Sono ninfomane e amo il sesso united color. Cerco lavoro per mio figlio e Soraya Roselli». Ilona Staller, in arte Cicciolina, si mostra per quel che è davvero: senza freni,  ai microfoni di Radio Club 91. Uno dei sogni erotici degli anni 80′, la prima diva del porno fatta in casa, non perde in effetti la sua verve. Nonostante il tempo passi inesorabile anche per lei. Ecco così la rivelazione choc. La vacanza con un Cavaliere non ancora tale. Il ricordo delle mille follie e di una vita vissuta a cento all’ora senza inibizioni o tabù.

i boxer nell’armadio

La pornodiva, alle prese con il live in tour per le discoteche del mondo, confessa perciò che «dei miei amori ho conservato le mie mutandine colorate e che poi me ne sono sbarazzata a Capri». Chiunque si trovi nei pressi di Villa Malaparte è l’appello ai possibili fan «cerchi i miei slip bagnati di me. Sono ninfomane, ho sempre amato il sesso. Ho fatto sempre sesso con gusto, senza distinzioni di razza e colore». Ed ecco la rivelazione:  «Ho conosciuto Silvio Berlusconi con cui ho fatto una vacanza nel 1974 su un’isola greca. Ho anche i suoi boxer in armadio». Dopodiché spiega che «dai guai mi difendo con il mio sexy avvocato del diavolo Luca Di Carlo che mi tutela anche da Rocco Siffredi». Infine Cicciolina parla del figlio. E indossati i panni di mamma premurosa fa un appello: «Sono divorziata e vivo con mio figlio Ludwig Koons e la sua bellissima fidanzata la modella Soraya Roselli, due artisti in cerca di lavoro, lavoro che in Italia non c’è».

 

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