Il Machiavelli “vivace” portato in Italia da Alessandro Campi

27 Ott 2014 20:26 - di Redazione

Potrebbe essere il primo ritratto (in ordine cronologico) di Niccolò Machiavelli il dipinto inedito rinvenuto in una collezione americana in Florida e acquistato su Ebay dal politologo e collezionista Alessandro Campi, che lo ha riportato in Italia e fatto restaurare. Presentata al Complesso del Vittoriano, dove lo scorso anno una grande mostra itinerante ha celebrato il V centenario della stesura de Il Principe, la tavola, che si affianca alle altre cinque già conosciute (e tutte postume), sembra essere stata realizzata nell’ambito della bottega del Vasari per la mano di un giovane pittore spagnolo suo allievo. ”Pedro Rubiales – dice lo storico dell’arte Claudio Strinati – conosciuto anche come Roviale Spagnolo”.

La mostra di Perugia

L’opera, allestita in anteprima mondiale dal 31 ottobre a Palazzo Baldeschi di Perugia in occasione della mostra ‘Machiavelli e il mestiere delle armi. Guerra, arti e potere nell’Umbria del Rinascimento’, è stata al centro di un dibattito moderato da Virman Cusenza, cui hanno preso parte Giuliano Amato, Sergio Rizzo, Alessandro Campi e Claudio Strinati al fine di capire cosa aggiunge di nuovo la possibilità di studiare questo inedito ritratto alle conoscenze che già si hanno del grande letterato e storico rinascimentale. Strinati ha spiegato che ”la tavola, grazie a un attento restauro, è perfettamente leggibile”, non ha però né la data né la firma. Quindi non c’è certezza che sia postumo o realizzato mentre Machiavelli era in vita, ma presenta alcune peculiarità rilevanti. Il personaggio è infatti ritratto di profilo, genere riservato, secondo la tradizione rinascimentale, alle celebrazioni.

Una tavola che suscita curiosità

Il fatto curioso è che questo di Machiavelli, ha sottolineato Strinati, non ne presenta comunque le caratteristiche di imperturbabilità e inespressività, bensì lo sguardo è vivace e reattivo. Nell’analisi stilistica, ciò ha fatto pensare, ha proseguito Strinati, alla bottega del Vasari, artista, studioso e fondatore della storia dell’arte, che dava al genere del ritratto un grande ruolo formativo per avvicinare i giovani alle opere di letterati e intellettuali.

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