Mambro e Fioravanti condannati a risarcire oltre 2 miliardi allo Stato

19 Nov 2014 14:07 - di Giorgia Castelli

A trentaquattro anni da quel terribile 2 agosto del 1980 si torna a parlare della strage della stazione di BolognaValerio Giuseppe Fioravanti e Francesca Mambro, ex Nar condannati definitivamente per quella strage ma che sempre hanno dichiarato la loro innocenza per quell’eccidio, sono stati condannati dal tribunale civile a risarcire danni per due miliardi, 134 milioni e 273mila euro alla Presidenza del Consiglio e al ministero dell’Interno.

La sentenza del tribunale di Bologna

La decisione è del giudice della terza sezione civile del tribunale di Bologna, Francesca Neri. La causa era stata promossa dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero dell’Interno, con il patrocinio dell’Avvocatura dello Stato. Si tratta della causa che doveva quantificare e liquidare il danno già accertato in forma generica dalle sentenze penali che avevano condannato i due all’ergastolo. Il tribunale ha respinto l’eccezione di prescrizione sollevata dalla difesa di Mambro e Fioravanti (rappresentati dagli avvocati Alessandra Tucci, Jacopo Mannini e Cinthia Bianconi) e ha dichiarato i due responsabili in solido dei danni subiti dalle amministrazioni dello Stato a seguito del delitto commesso a Bologna, il 2 agosto 1980.

Bolognesi: una bella notizia

«Una bella notizia – ha commentato Paolo Bolognesi, dell’associazione vittime 2 agosto –  Così se non altro per loro e i loro eredi il discorso della strage di Bologna rimarrà come una macchia indelebile, costantemente, anche dal punto di vista economico, che è poi quello che capiscono meglio».

 

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