Bloccata la regalìa del governo alla Casa delle donne. Fratelli d’Italia: era una marchetta del Pd

6 Feb 2020 14:14 - di Redazione

Bloccata la regalìa del governo alla Casa delle donne. La Commissione competente ha bocciato l’emendamento al Milleproroghe che stanziava 900mila euro. Grazie alla denuncia di Fratelli d’Italia – esulta Giorgia Meloni – oggi in Commissione l’ultima oscenità del Pd si è bloccata. “Volevano prendere quasi un milione di euro da un fondo del Mef guidato da Gualtieri per darli alla Casa delle Donne. Un’associazione di sinistra che si trova nello stesso collegio nel quale il ministro Pd Gualtieri è candidato. Non si possono usare le Istituzioni e il potere per marchette e comprare consenso. Non abbasseremo la guardia”.

Bloccata la regalìa, Mollicone: emendamento marchetta

Il deputato FdI Federico Mollicone sottolinea: “La maggioranza si rende finalmente conto dell’imbarazzo creato dall’emendamento marchetta dei relatori. Un emendamento che avrebbe stanziato 900 mila euro alla Casa delle Donne di Roma. La quale Casa delle donne è indebitata con il Comune di Roma Capitale per la stessa cifra”. “Un fondo del MEF -spiega ancora – avrebbe ripianato i debiti della Casa, che è espressione dell’associazionismo di sinistra romano, in particolare del centro storico. Per “strana” coincidenza, i nuovi fondi avrebbero aiutato un presidio del PD e del centrosinistra proprio durante la campagna elettorale suppletiva del collegio di Roma centro, in cui corre il ministro dell’Economia Gualtieri. Per noi è una marchetta elettorale, volta a racimolare qualche voto grazie alla posizione dominante che ricopre Gualtieri, che ha deciso di non sospendere la sua attività durante il periodo di campagna. Ravvisiamo, inoltre, un eventuale “fumus” di traffico d’influenza”.

“Il centro storico -sottolinea Mollicone- ha moltissimi presidi di legalità: il circolo di Colle Oppio, aperto da esuli istriani e dalmati, è sempre stato un centro di aggregazione culturale e di associazionismo per il territorio, tenuto aperto grazie ai volontari, fino ad oggi”. “Con un pretesto di morosità per una cifra irrisoria di 5 mila euro, mentre un ufficio era in corso di riemissione del contratto di affitto, i vigili, inviati dall’assessore, sono entrati e hanno messo sotto sfratto, addirittura di notte – come i peggiori nuclei della sinistra extraparlamentare – e con foto trionfanti”, conclude.

Trancassini: la sinistra trovi i voti in modo corretto

L’inammissibilità dell’emendamento ‘salva Casa delle donne’ viene salutato con favore anche dal deputato di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini, coordinatore regionale FdI del Lazio. “Fratelli d’Italia aveva immediatamente denunciato questo blitz, una vera e propria marchetta elettorale in favore di Gualtieri pagata con i soldi di tutti gli italiani, e darà battaglia anche di fronte al ricorso già annunciato da Pd e Italia Viva. Provino a misurarsi con il nostro candidato Maurizio Leo trovando i voti in modo corretto, invece di pagarsi la campagna elettorale mettendo le mani nelle tasche dei cittadini”.

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