La Milano di Sala in preda alla criminalità. Immigrati fermati e rilasciati. De Corato: è frustrante

15 Dic 2019 19:45 - di Redazione
milano de corato

La Milano di Sala preda della criminalità. ”È frustrante vedere che l’opera di controllo del territorio fatta dalle forze dell’ordine spesso non serve a molto. Come nel caso dei due georgiani trovati ieri in possesso di merce ricettata e di attrezzi per scassinare e indagati in stato di libertà. Dunque, pronti a colpire nuovamente appartamenti e automobili. Ai fermi deve seguire l’espulsione con accompagnamento alla frontiera, come ha fatto a novembre il questore di Bergamo con quattro stranieri con precedenti ritenuti pericolosi”. Così l’ex vicesindaco di Milano e assessore regionale alla Sicurezza, all’immigrazione e alla polizia locale Riccardo De Corato commenta la notizia del controllo di polizia effettuato ieri pomeriggio in viale Espinasse su due georgiani di 28 e 26 anni. Nella loro auto sono stati trovati oggetti ricettati e attrezzi per lo scasso. I due uomini ovviamente sono indagati in stato di libertà.

Borseggiatrici “pescate” al centro di Milano

De Corato aggiunge altro. ”Due borseggiatrici bulgare arrestate in centro a Milano e tre immigrati di varie nazionalità fermati alla stazione centrale. Ormai è solo l’opera di pulizia delle forze dell’ordine a fare giustizia di tutti i problemi di sicurezza che la scellerata immigrazione selvaggia sta causando ovunque a Milano. La situazione è sfuggita di mano all’amministrazione di centrosinistra. Se un tempo il sindaco Sala partecipava alle marce pro-immigrati, adesso è costretto a richiedere la presenza dei militari per pattugliare le strade. Strade che risultano sempre più pericolose non solo nelle periferie e nelle stazioni ferroviarie, ma anche in centro”. Così De Corato commenta la notizia dell’arresto di due ladre dopo avere borseggiato una turista in un negozio in via Dante e del fermo di un albanese irregolare e di un ghanese per droga, e di un algerino, già riconosciuto colpevole di furto aggravato.

La Regione Lombardia investe sulla sicurezza

La Regione Lombardia ha pubblicato il bando riservato a Comuni e altri soggetti per ottenere cofinanziamenti per l’acquisto di dotazioni tecnico-strumentali e veicoli per la Polizia locale. Sono disponibili 2,6 milioni di euro. 500.000 euro per i progetti presentati dai Comuni in forma singola, con popolazione fino a 15.000 abitanti. 500.000 euro per quelli oltre 15.000 abitanti. 800.000 euro sono invece destinati a progetti presentati da Enti associati, Comunita’ montane e Unioni di Comuni. 800.000 euro destinati a progetti presentati da 6 o più Enti associati.

La tecnologia aiuterà le forze dell’ordine

La Regione Lombardia coprirà sino all’80% del progetto validato, da un minimo di 20.000 ad un massimo di 30.000 euro. Con il bando della Regione e’ possibile acquistare verie cose. Biciclette elettriche, droni, radioportatili e veicolari, telecamera da cruscotto, telecamere indossabili, defibrillatori semiautomatici portatili, metal detector portatili. E ancora fototrappole, laser scanner, simulatori auto, moto e bici professionali, materiale per insegnamento della sicurezza stradale nelle scuole. E anche autovetture ecologiche, moto e scooter destinati alle polizie locali, moto d’acqua, gommoni, motoslitte, colonnine Sos, armadi blindati per custodia armi.

“Si tratta di un’opportunità importante per i Comuni – ha detto De Corato – pertanto, invito gli Enti locali destinatari dell’avviso ad affrettarsi, completare i progetti e inviarli al nostro assessorato. I nostri uffici valuteranno gli elaborati per poi finanziare gli Enti. Sono sempre piu’ convinto che la tecnologia, in tema di sicurezza, sia sempre più indispensabile per supportare le Polizie locali. E Regione Lombardia, mettendo a disposizione risorse importanti, lavora da tempo in questa direzione.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • maurizio pinna 16 Dicembre 2019

    E’ come se la Costituzione, che limita i “doveri” dei singoli magistrati ad un solo articolo il 101 “I giudici sono soggetti soltanto alla legge”, che dice tutto e il contrario di tutto, avesse sottinteso che a loro è anche concesso di interpretarla, come è nei fatti, per cui a chi il massimo e a chi niente. Gli US, che oltre a masticare la gomma, come affermava la propaganda comunista negli anni 50, certe cose le fanno bene, hanno istituito una Commissione laica in ogni Stato, con il compito di monitorizzare TUTTO l’operato del magistrato, senza interferire nelle sentenze. TUTTO viene poi pubblicato e alle prossime elezioni, perché negli US nulla è per sempre, il Popolo che elegge si regola.