Anche se i giornaloni tacciono, riflettori accesi sul caso Miccichè Lega Calcio per i diritti tv

9 Ott 2019 16:15 - di Il Cavaliere Nero

Silenzio, omertà, paura: vietato parlare di Gaetano Miccichè. C’è di tutto un po’ nell’assenza di informazione dei giornaloni attorno ai diritti televisivi. Una torta da quasi un miliardo e mezzo di euro per il calcio di cui non si parla. Tranne che in alcuni casi.

Eppure in procura federale hanno deciso di aprire gli occhi per capire che cosa è accaduto più di un anno fa all’assemblea della Lega Calcio, con l’elezione del presidente Gaetano Miccichè. Gli inquirenti della giustizia sportiva stanno valutando tre questioni. Su una ci siamo già soffermati, ed è relativa alle modalità di votazione del presidente della Lega.

Enormi interessi in campo

Ma su altre due potrebbero emergere problemi giganteschi. Una procedurale, che riguarda le modalità di approvazione dello statuto della Lega da parte della Federazione gioco calcio, che se lo sarebbe visto scodellare sul tavolo solo mezz’ora prima dell’elezione di Miccichè. Ovviamente, con tutte le verifiche testimoniali del caso, perché molteplici sono gli interessi in campo.

Riflettori sul conflitto d’interesse di Miccichè?

Suscita maggiore attenzione il ruolo dello stesso presidente Miccichè. Poteva essere eletto e soprattutto candidabile? A quanto pare i riflettori sono puntati sul conflitto d’interesse del candidato. Miccichè, membro del Consiglio di amministrazione della Rcs, la società editrice del Corriere della Sera e ben accompagnato anche presso i vertici di Repubblica. Oltre che presidente di Imi banca. Il che, proprio per statuto, gli avrebbe impedito l’ascesa alla presidenza della Lega. E per questo si sarebbe reso necessario modificare lo statuto, in modo da sanare la situazione in presenza di un voto unanime. E come “nel gioco delle tre carte” – ci dice uno degli inquirenti – lo statuto viene modificato in zona Cesarini e la votazione sul presidente avviene con voto palese e non segreto.

Finora, di questa storia si sono occupati ancora in pochi, ma c’è da scommettere che la partita sia appena al calcio d’inizio. Quanto potrà durare il silenzio dei grandi organi di informazione di fronte a tutto questo?

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