Inchiesta 7 – fine/ E sui rifiuti tocca a piazzale Clodio, cara Raggi. E Zingaretti…

14 Mar 2019 15:20 - di Francesco Storace

E se alla fine della nostra inchiesta dovessero davvero muoversi le gazzelle della polizia? Eravamo fermi, nei meandri della Grande Monnezza romana, ai fascicoli in lavorazione presso l’Anac e l’Antitrust. Ma le pressioni denunciate dall’ex amministratore dell’Ama, Bagnacani, cacciato da Virginia Raggi, sembrano interessare la procura della Repubblica di Roma. Che vuole sentire l’assessore al Bilancio del Comune di Roma, Lemmetti. Troppe coincidenze sulla volontà di chiudere la stagione della municipalizzata della pulizia cittadina in favore dei privati, foss’anche l’Acea, come ha raccontato al Secolo anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Righini.

Poi, uno sguardo in Regione…

Poi, ci sarà spazio anche per dare uno sguardo in regione, dove regna Nicola Zingaretti, ancora alle prese col nuovo piano rifiuti. Che sta fermo in commissione, dopo anni e anni dal precedente. Gli sguardi sono tutti lì, dove pretende ancora quattrini chi ha gestito il business per troppi anni e vuole continuare a farlo.
Confideranno, costoro, su una specie di lauta buona uscita, rappresentata dalla mancata richiesta, da parte della Regione, dell’avvio di procedura per la post gestione dei tanti, troppi invasi saturi sparsi in giro per il Lazio. Decine di milioni di euro che rimarranno nelle loro tasche.

Profitti enormi

I nuovi “signori dei rifiuti” avranno modo di rifarsi dei profitti grazie agli esorbitanti aumenti che negli ultimi anni si sono visti sulle tariffe delle discariche, schizzate da poco più di 40/50 euro a tonnellata conferita ai poco meno di 100 euro a tonnellata di oggi. Soldi a palate. Se c’è un progetto, questo cammina sul passo di interessi talmente forti che quando ne emerge una piccola parte si racconta sempre il passato, il tempo di prima e la stampa e le persone perbene non possono mai sapere nulla per tempo di quello che sarà il mondo di domani.
Da un’emergenza all’altra, che siano discariche piene, cassonetti traboccanti, impianti bruciati o aziende in deficit, tutto sembra puntare a favore di questo scenario. Uno scenario nel quale il passato e il futuro si stringono la mano, chi ha avuto e chi ha dato si salutano. Tocca davvero alla magistratura scoprire, ora, che cosa succede.

7. Fine

Prima parte

http://www.secoloditalia.it/2019/03/inchiesta-i-rifiuti-nel-lazio-crocevia-per-affari-e-gratitudine-con-una-politica-debole/

Seconda parte

http://www.secoloditalia.it/2019/03/inchiesta-2-tra-i-furbetti-della-discarica-il-primato-lo-conquista-virginia-raggi/

Terza parte

http://www.secoloditalia.it/2019/03/inchiesta-3-alla-raggi-stanno-per-soffiare-lazienda-dei-rifiuti/ 

Quarta parte

http://www.secoloditalia.it/2019/03/inchiesta-4-luci-puntate-sulla-grande-monnezza-quelle-gare-deserte-a-roma/

Quinta parte

http://www.secoloditalia.it/2019/03/inchiesta-5-era-lavvocato-lanzalone-a-volersi-pappare-lama-attraverso-lacea/

Sesta parte

http://www.secoloditalia.it/2019/03/inchiesta-6-buon…a-la-raggi-dorme/

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *