Sul palazzo di Casapound scornata la Raggi. Ora è a lei che cantano Bella ciao…

20 Feb 2019 12:38 - di Il Cavaliere Nero

E nun ce vonno sta’. In Campidoglio c’è grande agitazione da ieri, quando il ministero dell’economia ha scodellato sulla scrivania della Raggi una lettera per chiudere l’isterica polemica attizzata dal sindaco della Capitale sulla sede di Casapound in via Napoleone III.

E’ da tempo che la prima cittadina è scatenata sul tema, come se a Roma non ci fossero problemi per i quali varrebbe la pena di prestare davvero un minimo di attenzione in più. Lenta com’è, evidentemente la Raggi teme la concorrenza della Tartaruga.

Da oggi in poi dalle parti del Comune faranno bene ad evitare di incorrere in infortuni inutili. Per il Mef, quello stabile non presenta pericolo di crollo – il che lo porrebbe davvero in condizione di essere sgomberato per ragioni di incolumità – né igienici, e questo parrebbe evidente a chiunque sa che cosa accade invece nei centri sociali dove scorrazzano le bande di quelli che anche la Raggi dovrebbe conoscere bene. A Casapound non ci si droga nemmeno, signor sindaco.

E poi c’e’ un’altra cosa curiosa. Non si capisce perché lo sgombero dovrebbe essere attivato ora che ci sono Salvini al Viminale e Tria all’Economia, mentre nulla in proposito è stato mai fatto da Minniti o da Padoan, tanto per capire a quale livello di demagogia si è arrivati.

E’ già troppo tempo che al ministero dell’economia sono costretti ad occuparsi di questo capriccio della Raggi nella sua battaglia personale – persa – contro Casapound quando lassù hanno ben altre gatte da pelare come i guai provocati dalle scelte abbastanza scriteriate di un esecutivo bombardato dalle pretese della truppa pentastellata. Pensare di far diventare prioritaria pure la lista di una sindaca capricciosa deve essere risultato francamente insopportabile anche a loro.

Tanto più che a ottobre ci fu una riunione del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico – con la presenza della Raggi – in cui furono esaminate le situazioni dei vari stabili da sgomberare. Quattro da liberare con assoluta priorità: per tutto il resto una graduatoria in cui Casapound con il palazzo di via Napoleone III finì al ventottesimo posto. Non esattamente centrale come “battaglia”, diciamo…

E’ ora magari che la Raggi si dedichi al traffico, alla pulizia della città, all’illuminazione delle strade e a tutto quello che deve fare un sindaco che sta lì da troppo tempo senza fare nulla di concreto. Magari glielo spieghi anche all’Anpi: ora è a Virginia che stanno cantando Bella ciao…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *