Nel governo scoppia il caso Bussetti. Di Maio: hai detto fesserie, chiedi scusa

9 Feb 2019 19:04 - di Redazione

Infuria la polemica sulla dichiarazione del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti rilasciata durante la sua visita ad Afragola, comune in provincia di Napoli. Il ministro leghista, alla domanda di un cronista di un’emittente locale se servissero più fondi al Sud per recuperare il gap con le scuole del Nord, ha risposto: “No, ci vuole l’impegno del Sud, vi dovete impegnare forte, questo ci vuole”. Non più fondi quindi ma “impegno, lavoro e sacrificio”. Una risposta ripresa in un video che ha trovato rapida diffusione sui social network e che da alcuni è stata interpretata come “sprezzante” nei confronti del Mezzogiorno.

I primi a buttarsi a capofitto nella polemica sono quelli del Pd, che bollano come bestialità le parole del ministro. A ruota segue l’Associazione nazionale presidi, che le giudica inaccettabili. Attori e cantanti, da Lino Banfi  a Nino D’Angelo, difendono il Sud. Per il governo diventa un altro tormentone imbarazzante, finché non è lo stesso Luigi Di Maio a rompere gli indugi e a bollare come “fesserie” le esternazioni di Bussetti.

“Se un ministro dice una fesseria sulla scuola, chiede scusa. Punto”, scrive su Facebook e aggiunge: “Caro Marco, siamo noi al governo che evidentemente dobbiamo impegnarci sempre di più. Soprattutto sulla scuola, che richiede interventi storici per le condizioni veramente indegne in cui versano tante strutture”.

Al “caro Marco” non resta che giustificarsi con un lungo post su Facebook:  “Una mia frase è stata estrapolata per farla sembrare un attacco. Faceva parte di un discorso più ampio. Guardiamo ai fatti. Da giugno sto girando l’Italia e sono stato al Sud molte volte. In Sicilia, in Campania, in Puglia, in Abruzzo, in Basilicata, ad esempio. Ci tornerò ancora. Per valorizzare il lavoro di tanti, docenti, presidi, genitori, ragazzi, che ogni giorno, con il loro impegno, fanno la differenza, che meritano la nostra attenzione. Ieri ero lì per questo. Al Sud servono fondi, certo. Come ovunque. Ne sono consapevole. Ma so anche che da soli non bastano. È quello che ho detto ieri. Occorre anche credere in se stessi, lottare, rimboccarsi le maniche”. Bussetti osserva che il Sud è sempre stato al centro della sua azione: “Tutto si può dire tranne che io sia un Ministro che guarda con disprezzo al Sud. Credo che i fatti parlino da soli”.

Commenti

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  • marco bianchi 10 Febbraio 2019

    Bussetti può girare quanto vuole.Il primo problema della scuola sono gli insegnanti. Già accadeva di tutto.Ora ancora di più.Al solito mantra del:”per non offendere”,si è aggiunto il gender. Sempre più lavaggio del cervello sempre meno apprendimento.E tutto sotto gli occhi di Bussetti.Che girerà.Ma non sembra saper fare altro.