Milano, costringeva la figlia a mettere il velo islamico, puniva il figlio con un coltello rovente: egiziana alla sbarra

21 Feb 2019 13:17 - di Redazione

In casa aveva instaurato un clima di puro terrore: ai figli imponeva pesanti obblighi, pena punizioni corporali e minacce terribili. Tra le varie angherie emerse, la donna costringeva la figlia a mettere il velo islamico, puniva il figlio con una lama rovente che procurava al ragazzino bruciature dolorose. Per fortuna la primogenita, una quindicenne, all’apice della disperazione, è arrivata a confidarsi con un’insegnante a cui ha rivelato l’orrore subito da lei e dal fratellino, e tutto il malessere fisico e lo stress psicologico accumulati. Ha raccontato tutto alla sua prof la giovane: dopo essere svenuta in classe lo scorso dicembre…

Milano, egiziana a processo: costringeva la figlia a mettere il velo islamico, puniva il figlio con una lama rovente

Tra le varie angherie inflitte ai figli, una quindicenne e il fratellino di 11 anni, raccontano oggi il Corriere della sera e Il Messaggero tra gli altri, la donna – una egiziana 40enne – obbligava con la forza e le minacce la primogenita ad indossare il velo mentre, quando doveva riprendere il bambino più piccolo per qualche comportamento a sua detta gravemente inappropriato, lo «ustionava con un coltello arroventato». Una  vicenda agghicciante, quella arrivata solo ora all’attenzione dell’opinione pubblica, fatta di «violenze e minacce» continue, di punizioni corporali e di vessazioni psicologiche che, solo a metà gennaio, su ordine del gip Giulio Fanales e su richiesta del pm Nicola Rossato, hanno portato in carcere la donna con  l’accusa di maltrattamenti. La detenzione, e il conseguente sollievo dei figli dell’imputata oggi alla sbarra, però, sono durati poco: la 40enne egiziana, infatti, ha poi ottenuto gli arresti domiciliari, e come riferiscono i due quotidiani sopra citati, solo qualche giorno fa il giudice ha disposto per lei il processo con rito immediato.  Ora la madre straniera residente a Milano dovrà rispondere alla giustizia dei torti e delle vessazioni inferte ai figli che, a causa dell’atmosfera cupa e di terrore vissuta quotidianamente in casa, portano dentro e addosso i segni di «sofferenze fisiche e morali», ferite che oggi sembra impossibile far cicatrizzare a breve.

 

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  • testo 21 Febbraio 2019

    fare a lei la stessa cosa e spedirla in egitto