Sea Watch, “Dubbi sull’età di 12 minorenni su 13” (video)

1 Feb 2019 16:17 - di Giovanni Pasero

Sono in 13, quasi tutti dichiarano di essere nati nel 2002. Addirittura alcuni riferiscono la stessa data di nascita: primo gennaio 2002. Una coincidenza curiosa per il 25% dei migranti sbarcati dalla Sea Watch. Di questi 47, in 13 dicono di essere minorenni. Tra gli addetti delle forze dell’ordine che si sono occupati dello sbarco, serpeggia qualche dubbio. I migranti sembrano uomini maturi più che adolescenti. E a sollevare interrogativi sulla loro vera età anagrafica non c’è solo qualche comune cittadino. Le pesanti perplessità sull’effettiva età dei soggetti sbarcati in Sicilia, arrivano anche da una personalità al di sopra di ogni sospetto, il procuratore di Siracusa, Fabio Schiavone: «La gran parte dei minorenni ha un’età dubbia. È riportato solo l’anno di nascita, il 2002. O il primo gennaio 2002». Tutti con la stessa data di nascita, curiosa coincidenza. «Solo uno dichiara di avere 15 anni, tutti gli altri asseriscono di essere nati nel 2002». Tante domande e la sensazione che il dichiararsi minorenni sia solo un trucco per avere la sicurezza di non essere espulsi.

Sui minori della Sea Watch sconfessato Martina

Una sconfessione in piena regola di quanto dichiarato da Maurizio Martina. L’ex segretario del Pd aveva assicurato, dopo essere salito sull’imbarcazione: «Io posso dire che ho guardato i volti di queste persone e sicuramente li ci sono ragazzi minori. Lo dico perché guardandoli si capisce. Questo dovrebbe fare riflettere chi in qualche Palazzo Romano si inventa via social che qui non esistono minorenni». Una frase che gli ha scatenato contro le ironie del web. Una vignetta è diventata infatti rapidamente virale. A Martina che assicura di riconoscere un minorenne guardandolo negli occhi, replica sornione Berlusconi: «Mi saresti tornato utile con la nipote di Mubarak».

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Francesco gebbia 2 Febbraio 2019

    In tutto il mondo si viaggia magari senza bagagli ma di sicuro con documenti di riconoscimento o passaporti chi ne è sprovvisto normalmente viene accompagnato al confine dello stato di appartenenza dichiarato ma non si riesce a capire perché in Italia si pretende che tutti possano arrivare senza uno straccio di documento e potersi auto certificare una loro teorica identità, che non dicano che i documenti gli vengano rubati perché di sicuro i documenti avranno meno valore dei smart fon che portano in tasca

    • Francesco Storace 4 Febbraio 2019

      Hai solo ragione

  • rino 2 Febbraio 2019

    Chiaramente saranno stati ammaestrati da qualcuno che conosce le nostre leggi ridicole. Ora gli dobbiamo anche pagare un tutore. Un calcio nel sedere a tutti. Riconsegnati in Libia, nave sequestrata e comandante in galera, questo ci vorrebbe. Infine un pernacchio ai menifestanti pro immigrati. E’ ora di farla finita!

    • Francesco Storace 4 Febbraio 2019

      Basterebbe il blocco navale

  • ADRIANO AGOSTINI 2 Febbraio 2019

    Ho letto da qualche parte che in molti paesi africani la maggiore età scatta a 14 anni. Il che, oggigiorno, mi sembra abbastanza giusto.

    • Francesco Storace 4 Febbraio 2019

      Per carità

  • eddie.adofol 2 Febbraio 2019

    solo in Italia succedono queste cose perché siamo tutti accoglienti ma poi a pagare
    siamo noi tutti vorrei vedere se questi maniacali dell’accoglienza ne vorrebbero qualcuno in casa sua e, mantenerli a vita natural durante con i propri denari, il fatto è, che il MILITE IGNOTO che sta a Roma in Piazza Venezia si sta rivoltando nella sua tomba, perché lui è morto x difendere la sua Patria che è l’Italia e, ora questi parassiti e traditori della loro patria, la vogliono in tutti i modi farla occupare da altri parassiti e traditori della loro patria, italiani così sono la merda del nostro paese. PRIMA GLI ITALIANI (veraci).

    • Francesco Storace 4 Febbraio 2019

      Proprio cosi