Il Margutta – Roma

22 Feb 2019 0:01 - di Redazione

Il Margutta
Via Margutta, 118 – 00187 Roma
Tel. 06/32650577
Sito Internet: www.ilmargutta.bio

Tipologia: ristorante
Prezzo: brunch del week end 25€, acqua inclusa
Giorno di chiusura: mai

 OFFERTA
Sono quasi 40 anni che Il Margutta propone una cucina vegetariana a Roma, nella bellissima via omonima da cui prende il nome, a due passi da Piazza del Popolo. Accanto alla proposta ristorativa classica (fruibile la sera), a pranzo ci sono diverse formule a prezzo fisso che permettono di assaggiare più pietanze a un prezzo tutto sommato ragionevole. Certo, il livello qualitativo non è più come quello degli anni passati, ma resta comunque un indirizzo soddisfacente soprattutto se si tiene conto del prezzo e della vastità dell’offerta. Durante la settimana, dal lunedì al venerdì, il lunch costa 18€, mentre il sabato e la domenica 25, comprensivi di acqua e, solo la domenica, musica dal vivo. Il buffet, organizzato in un angolo del locale, è variegato e comprende piatti freddi, caldi e dolci, con una scelta di primi che spazia tra 4/5 portate differenti, altrettanti secondi e una molteplicità di contorni che possono tranquillamente fungere da piatto unico, come ad esempio, la parmigiana di melanzane di discreta fattura che abbiamo avuto modo di assaggiare durante la nostra visita. Abbiamo iniziato con una gustosa zuppa di lenticchie a cui, purtroppo, abbiamo fatto seguire della pasta al ragù di soia dal sapore poco incisivo e che, fredda, tendeva ad incollarsi, una lasaganetta al pesto invernale e pomodorini infornati un po’ pasticciata, del risotto radicchio e Gorgonzola scotto e ammassato e tre risi al vapore al profumo lieve di cardamomo. Tra le pietanze che ci hanno maggiormente colpito, invece, segnaliamo l’hummus di carote e curcuma, le polpette di verdure, dalla frittura asciutta e croccante, le scaloppine di seitan al Marsala, la torta rustica di zucca e salvia (solo leggermente sapida) e la cianfotta di verdure. Per accompagnare il tutto, pane casareccio e olio servito nella mini latta con tappo a norma. In chiusura, tra i vari dessert disponibili, abbiamo apprezzato la torta di carote e mandorle e la cheese cake, mentre il tiramisù e la ciambella di babà gigante erano troppo dolci; in alternativa macedonia fresca, datteri e semi oleosi.

AMBIENTE
Ristrutturato circa tre mesi fa, ora il locale si presenta più arioso e moderno, con diversi tavolini dislocati nelle ampie sale. Se quella in fondo con il pianoforte è rimasta pressoché identica, l’ingresso e l’altra sala sono cambiate del tutto, con la comparsa di un bel tavolo sociale alto e dei comodi tavolini accanto ai divanetti. Immutata la passione per l’arte, con opere di artisti contemporanei esposte alle pareti e in vendita.

SERVIZIO
Cortese e abbastanza rapido nello sgombrare il tavolo dalle stoviglie sporche.

Recensione a cura di: Il Saporaio – La Pecora Nera Editore –

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