Fratelli d’Italia alla Raggi: non si oscuri il dramma delle foibe con la domenica ecologica…

2 Feb 2019 18:26 - di Redazione
foibe ferrara

Appello di Fratelli d’Italia al sindaco di Roma Virginia Raggi per il Giorno del Ricordo. Scrivono gli esponenti di FdI: “Domenica 10 febbraio si celebra anche a Roma il Giorno del Ricordo, della tragedia delle foibe e del dramma dell’esodo degli italiani di Fiume, Istria, Dalmazia. Non una semplice ricorrenza sul calendario,tra le tante della nostra repubblica, ma ferita viva nelle carni di tanti romani, esuli, figli e discendenti degli gli esuli. Un giorno di approfondimento e di riflessione, non a caso  istituito da una apposita legge dello Stato che suggerisce anche alle istituzioni locali di adottare iniziative atte a ricordare questa tragica pagina della nostra storia nazionale.  A Roma, dove forte e radicata dal 1945  è la presenza della comunità di esuli giuliani dalmati, che come lei saprà (?) hanno dato vita e nome a un intero quartiere; molteplici e varie sono le iniziative promosse per ricordare anche nella nostra città quelle nostre belle terre perdute, il dramma dei 350.000 italiani costretti a lasciare le loro case per rimane tali, le urla nel silenzio di chi ha perso la vita nelle foibe. Tuttavia a Roma domenica  10 febbraio la sua amministrazione ha istituito la domenica ecologica, con il relativo blocco del traffico che limiterà ovviamente gli spostamenti dei romani che intendono partecipare ai vari appuntamenti del Giorno del Ricordo. Da qui il nostro appello a posticipare la domenica ecologica del 10 febbraio ad altra data. Ci  auguriamo che questa nostra, ragionevole richiesta non cada nel vuoto, anche se le scelte politiche legate alla storia che hanno contraddistinto l’opaca gestione della sua amministrazione, dal diniego a una via per Giorgio Almirante, allo sfratto delle storica sede di Colle Oppio  e a quella dell’associazione intitolata ai fratelli Mattei, non ci fanno ben sperare, cosi come consideriamo una inaccettabile offesa il suo invito all’Anpi per spiegare il dramma delle foibe e dell’esodo ai ragazzi delle scuole romane. Se al contrario, come auspichiamo ella intenderà venire incontro al rispetto per il ricordo di tanti romani di ogni età, avremo il piacere di accoglierla in una delle tante iniziative predisposte per il 10 febbraio. E sarà l’occasione magari, a proposito di blocchi del traffico, per raccontarle  un piccolo, quanto inedito episodio: nel 1939, a Fiume, fu adottata quella che probabilmente è una delle prime limitazioni veicolari della storia di una città , quando per permettere la presentazione della corsa del Quarnaro, e far ammirare ai Fiumani le macchine da corsa che vi avrebbero partecipato, per due giorni fu  interdetta la circolazione di auto e motocicli nelle principali strade e piazze della città. Un ricordo inedito, in mezzo a tanti ricordi assai più importanti, che ci rende ancora più convinti nella necessità di poter offrire ai romani la più ampia e completa memoria dei crimini dei comunisti slavi titini, delle sofferenze degli italiani di Fiume, Istria, Dalmazia. La lettera è firmata dagli esponenti di Fratelli d’Italia Federico Guidi, componente l’esecutivo romano, Andrea De Priamo, capogruppo in campidoglio, Lavinia Mennuni, consigliere di Roma capitale.

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