Francesco Giubilei*: L’attualità della lezione di Pinuccio Tatarella

8 Feb 2019 6:00 - di Redazione

I nati nei primi anni Novanta rappresentano una generazione che si è formata in un momento di transizione della storia. Hanno vissuto la fine di un mondo storico, culturale, politico con il tramonto di valori e categorie che per decenni avevano caratterizzato la vita degli italiani. Sono stati la prima generazione cresciuta nella Seconda Repubblica che non ha fatto in tempo ad abituarsi all’evoluzione degli schieramenti sorti con la fine della Prima Repubblica.

Una sensazione di smarrimento per tanti giovani che si sono formati sui libri di autori scomodi e non conformi, acquistandoli in piccole librerie nelle grandi città perché in provincia era difficile reperirli, leggendoli di nascosto a scuola, cercando consigli sui primi blog o partecipando a convegni e conferenze per un adolescente dal sapore sovversivo.

Per i giovani contemporanei, oltre ad ascoltare i ricordi di chi era presente mentre si scriveva la storia della destra italiana dagli anni Settanta in poi, lo strumento migliore sono le fonti, i libri, gli articoli di giornale e le cronache di un’area che oggi stenta a trovare una propria identità e collocazione ed è dispersa politicamente e culturalmente.

Uno dei momenti di maggior interesse nella storia recente della destra italiana è stato il passaggio dal MSI ad AN, il congresso di Fiuggi e il percorso compiuto dalla destra che ha saputo evolversi senza però rinnegare i propri valori.

Ripercorrendo nelle cronache l’attività, le discussioni, le diverse posizioni che emergevano mentre si costruiva il nuovo partito, un nome ricorreva sempre: Pinuccio Tatarella.

La grande eredità di Tatarella, oltre ai risultati testimoniati dalla recente storia politica italiana, è stata la sua capacità di coinvolgere in un rapporto umano e personale chi si è interfacciato con lui. Lo testimoniano i ricordi di chi gli è stato fianco a fianco, dai quali emerge il vuoto che la sua scomparsa ha lasciato in tutta la politica italiana.

La sua capacità di farsi amare dalle persone e di mettersi sullo stesso piano del popolo nonostante gli incarichi istituzionali non avveniva per un calcolo politico, ma era un gesto di normalità per non dimenticare le proprie origini.

La sua semplicità e umanità, unita a una visione politica straordinaria, accomuna tutta la famiglia Tatarella che, a partire dal fratello Salvatore, purtroppo scomparso nel 2017, contribuisce a ricordare la figura di Tatarella attraverso l’attività dell’omonima Fondazione che negli anni è diventata un luogo di dibattito, discussione e conservazione della storia della destra italiana grazie all’archivio e alla biblioteca la cui rilevanza è stata riconosciuta anche dal Ministero per i beni e le attività culturali.

Nel panorama politico contemporaneo si sente sempre più la mancanza di Pinuccio Tatarella che, come ricorda l’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un discorso del 1999: «Era il collante della coalizione del Polo al governo», sottolineando come riuscisse a risolvere i momenti difficili «trovando i punti di incontro».

La nascita di AN avviene grazie alla sua intuizione di andare oltre l’MSI senza però rinnegare la storia e il pantheon di valori del partito. Tatarella è stato anche il precursore del PdL ed è probabile che quell’esperienza sia naufragata proprio per la mancanza di una figura in grado da un lato di ricucire gli attriti tra Berlusconi e Fini e dall’altro di dotare di una base ideologica il progetto.

Tatarella ha lasciato alle future generazioni un’eredità tanto importante quanto talvolta inascoltata dalla politica contemporanea che, se facesse tesoro dei suoi insegnamenti, riuscirebbe a comprendere meglio le esigenze dei cittadini e a superare contrasti che hanno lacerato negli ultimi anni la destra italiana.

Il libro, pubblicato nel ventennale dalla sua scomparsa, il cui merito principale va all’instancabile lavoro di Fabrizio Tatarella, è un piccolo ma prezioso strumento per ricordarci l’attualità della lezione di Pinuccio e trasmettere un indelebile ricordo alle future generazioni di un grande padre nobile della destra e della politica italiana.

* Presidente Fondazione Tatarella

Testo tratto dal libro “Pinuccio Tatarella – passione e intelligenza al servizio dell’Italia”, edito da “Giubilei Regnani”. Link per l’acquisto del libro: http://www.giubileiregnani.com/libri/pinuccio-tatarella/

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *