Fondazione Almirante in prima linea nel ricordo dei martiri delle foibe. Parla Giuliana de’ Medici

4 Feb 2019 16:34 - di Antonella Ambrosioni

Spendida iniziativa voluta fortemente dalla Fondazione Giorgio Almirante, presieduta da Donna Assunta Almirante, per domenica prossima 10 Febbraio, Giorno del Ricordo. Si parlerà della pagina tragica delle foibe al Teatro Piccolo Eliseo di Roma (via Nazionale 123) alle ore 21, nel corso del convegno “Foibe martiri dimenticati”, iniziativa a cui hanno aderito le tante associazioni giuliano- dalmate ed istriane. Interverranno Giuliana de’ Medici che è segretaria e animatrice della Fondazione Almirante, Lucio Di Priamo, Fabio Scoccimarro, assessore all’Ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia, Federico Guidi ed Emanuele Merlino, autore del toccante graphic novel su Norma Cossetto. Un appuntamento importante, da non perdere, ricco di contributi e testimonianze come ci anticipa Giuliana de’ Medici.

Giuliana de’ Medici, si tratta di un’iniziativa importante: parlare della tragedia delle foibe in uno dei più prestigiosi teatri della Capitale. Come è nata l’idea?

Rientra nel progetto di rivitalizzazione della Fondazione Giorgio Almirante, una sorta di “seconda vita”: volevamo che anche le persone non iscritte alla Fondazione potessero partecipare alle nostre iniziative; così con la creazione della Associazione Amici della Fondazione Almirante abbiamo dato la possibilità a un pubblico più vasto di associarsi in modo più semplice, condividere e  partecipare alle nostre iniziative. Non potevamo, perciò, proseguire nel mero ricordo e testimonianza delle ricorrenze legate a Giorgio Almirante. Era giunto il momento di dare spazio ad altri temi di carattere storico e culturale soprattutto. La prima data “giusta” era quella del 10 febbraio, il Giorno del Ricordo.

Le foibe costituiscono ancora un argomento divisivo, come testimoniano le polemiche vergognose che stanno accompagnando l’arrivo di questa data. Come sarà organizzata la serata al Piccolo Eliseo?

E’ vero, è una data ancora dimenticata, se non negata, nonostante l’istituzione ufficiale del Giorno del Ricordo. Tra l’altro il tema è sempre stato a cuore a Giorgio Almirante, che si è sempre battuto per ricordare la sorte orribile dei nostri connazionali e tenere desta l’attenzione su questa pagina oscurata. Sarà proiettato un filmato molto duro, toccante, risalente al 1946 ma rinvenuto solo negli Anni ’70 e  che per iniziativa di un’associazione che cura il ricordo di quei drammatici eventi è stato inviato all’Istituto Luce per restaurarlo. Si tratta di un filmato diffuso finora prevalentemente nel Nord Italia, pertanto ritengo che la maggior parte degli italiani non lo abbiano mai visto prima. Una testimonianza molto forte.

Ci saranno anche delle testimonianze?

Certamente. Saliranno sul palco a parlare alcuni parenti delle vittime della furia dei comunisti di Tito, tra cui Federico Guidi, che parlerà dell’atroce esperienza di suo zio, morto nelle foibe. Invierà un filmato perchè non potrà essere fisicamente presente, Nino Benvenuti, triestino, che ha conosciuto da vicino il dramma dell’esodo di tanti italiani cacciati dalle loro terre, dalle loro case. Concluderà la serata lo storico Emanuele Merlino, autore di un libro molto bello su Norma Cossetto. Stanno fioccando le adesioni, tra cui quella dell’Associazione Giampiero Arci.

È soddisfatta delle adesioni fin qui ottenute dall’iniziativa?

Molto. Poter parlare di foibe in una sede prestigiosa, nel pieno centro di Roma, è molto significativo. Ringrazio per questo Luca Barbareschi, direttore artistico dell’Eliseo, che si è subito dimostrato sensibile sul tema e disponibile nel fornirci il teatro.

 

 

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