Cristicchi: rispettare la tragedia delle foibe, togliamo di mezzo l’ideologia

5 Feb 2019 14:08 - di Redazione
Cristicchi Magazzino 18

A pochi giorni dal Giorno del ricordo, il 10 febbraio, il cantautore, scrittore e attore Simone Cristicchi, da Sanremo dove stasera salirà sul palco dell’Ariston, interviene appunto nel dibattito in corso sulle Foibe, tema da lui affrontato come autore e interprete della piece ‘Magazzino 18‘ che gli costò critiche e polemiche: “Credo – dice Cristicchi – che non possa esistere la memoria condivisa nel momento in cui non si riconosce il dolore di un’altra persona. Ognuno ha i suoi dolori, ognuno se li tiene dentro, sono ferite a volte non rimarginabili”. “La cosa difficile è riuscire a creare una pacificazione quando c’è di mezzo l’ideologia che, purtroppo, in alcuni piccoli ambienti, ancora fa danni. Io credo però che la gran parte dei cittadini italiani riconoscano che quella è stata una vera e propria tragedia, e di questi nostri cugini venuti da oltre Adriatico bisogna avere rispetto perché hanno pagato un prezzo che è un prezzo per tutti, per tutta l’Italia”.

Gli attacchi dell’Anpi a Cristicchi

Cristicchi in passato è stato additato dall’Anpi come nemico numero uno proprio per avere portato sui palcoscenici d’Italia il dramma delle foibe e dell’esodo. Attacchi cui l’artista ha sempre risposto con garbo e senza animosità: “La polemica e gli attacchi di alcuni sedicenti ‘antifascisti’ e ‘difensori della democrazia’ non mi colpiscono più di tanto. Da artista libero sono ormai abituato agli attacchi di chi non vuol vedere i chiaroscuri della Storia”.

In gara al festival con “Abbi cura di me”

Cristicchi è in gara al Festival di Sanremo con ‘Abbi cura di me‘, una “preghiera universale”, scritta dallo stesso Cristicchi con Nicola Brunialti e Gabriele Ortenzi, che stasera l’artista porterà sul palcoscenico dell’Ariston, proprio nel giorno del suo 42esimo compleanno: “E’ una dichiarazione di fragilità, di debolezza ma nello stesso tempo la definirei una preghiera, una preghiera di amore universale”, dice Cristicchi e racconta che “una delle prime persone cui l’ho fatta ascoltare è una monaca che l’ha interpretata in una maniera stupefacente, ha detto ‘questa è la preghiera di Dio all’uomo perché a mio avviso anche Dio è molto fragile, ha bisogno dell’aiuto dell’umanità'”. Il primo giorno sanremese di Cristicchi è iniziato, dice lui stesso, molto presto: “Mi sono svegliato alle cinque e mezza stamattina, mi sentivo fresco come una rosa e sono andato a farmi una bella passeggiata sul lungomare, ho visto l’alba. Mi sono voluto fare questo regalo bellissimo nel giorno del mio quarantaduesimo compleanno, perché oggi compio gli anni e salgo pure sul palco dell’Ariston. Un compleanno veramente fuori dal comune”. Cantautore, scrittore e attore, Cristicchi porta a Sanremo anche il suo doc ‘in fieri’ sulla ricerca della felicità per il quale, ha confermato, ha ‘arruolato’ anche il Papa: “Si chiama ‘Happy next’ e lo presento proprio qui a Sanremo, in anteprima. Un lavoro per me molto, molto emozionante: sono andato in giro per l’Italia a intervistare una umanità variegata, dai bambini dell’asilo agli scienziati, ai filosofi, ai poeti, ai musicisti, alla gente comune della strada. A tutti ho chiesto di dare un’idea della felicità, di costruire insieme un ‘manuale di volo’ perché credo che oggi abbiamo bisogno di tornare a parlare di queste cose importanti”. Papa Francesco ci sarà?: “L’ho incontrato in Vaticano e lui si è mostrato disponibile a rispondere alle mie domande. Quindi aspetto che ritorni dall’Oriente per poter fissare un appuntamento con lui, sicuramente sarà un valore aggiunto straordinario a questo lavoro”.

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