Siria, mentre i gruppuscoli ribelli si scannano tra loro, al Qaeda ritorna

10 Gen 2019 13:48 - di Guglielmo Gatti

In Siria è guerra tra i gruppuscoli ribelli per il controllo del territorio. Il gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), composto per lo più dall’ex cellula siriana di al-Qaeda, ha preso il controllo dell’enclave in mano ai ribelli rivali nel nordovest della Siria, dopo un “accordo” tra le parti per porre fine a nove giorni di violenti scontri. Lo riporta l’agenzia di stampa Dpa. L’accordo tra Hayat Tahrir al-Sham e i ribelli del Fronte di liberazione nazionale – sostenuti dalla Turchia – prevede anche uno scambio di prigionieri. La notizia dell’accordo è stata confermata anche dal portavoce del Fronte di liberazione nazionale, Mohammed Rashid. Gli attivisti vicini ai terroristi hanno spiegato come in base all’accordo i ribelli sostenuti dalla Turchia dovrebbero restare solo nelle località di Ariha e Maarat al-Numaan (nella provincia di Idlib) con l’impegno a non scontrarsi più con i combattenti di Hayat Tahrir al-Sham. “In poche parole questo accordo è un duro colpo per i ribelli sostenuti dalla Turchia”, ha sintetizzato. Un “attivista” di Idlib, citato dalla Dpa, ha evidenziato come l’intesa consegni di fatto a Hayat Tahrir al-Sham l’intera provincia e le vicine zone rurali delle province di Aleppo, Hama e Lattakia. Lo scorso settembre Russia e Turchia avevano raggiunto un accordo per la creazione di una zona cuscinetto smilitarizzata nell’enclave per scongiurare l’avvio di una vasta offensiva delle forze di Damasco nella regione. Intanto si apprende che i leader di Turchia, Russia e Iran si incontreranno per un trilaterale, secondo il formato di Astana, per discutere della situazione in Siria. Lo ha confermato il capo della diplomazia turca Mevlut Cavusoglu in dichiarazioni a Ntv rilanciate dall’agenzia turca Anadolu. Il ministro ha precisato che sarà Mosca a proporre una data per il trilaterale che vedrà intorno allo stesso tavolo Recep Tayyip Erdogan, Vladimir Putin e Hassan Rohani.

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