Istat, a gennaio fiducia “double face”: cresce tra i consumatori, cala tra le imprese

30 Gen 2019 12:09 - di Redazione

Gennaio double face per quanto riguarda gli indici di fiducia rilevati dall’Istat. Secondo il nostro Istituto di statistica, infatti, nel mese che sta passando, sono cresciuti (da 113,2 a 114) quelli relativi ai consumatori mentre sono calati, scendendo da 99,7 a 99,2 quelli riferiti alle imprese. Guardando ai consumatori, secondo l’Istat, sono in miglioramento tutte le componenti del clima di fiducia: quello personale e quello corrente in particolare registrano gli incrementi più consistenti. Più in dettaglio, il clima economico passa da 129,5 a 130,8, il clima personale aumenta da 107,0 a 108,9, il clima corrente cresce da 110,0 a 112,4 e il clima futuro sale da 116,1 a 117,4.

L’Istat: migliora la percezione dell’economia tra i cittadini

L’esatto contrario accade con le imprese, il cui indice di fiducia – specifica l’Istat – diminuisce in tutti i settori (nel settore manifatturiero l’indice passa da 103,4 a 102,1, nei servizi da 99,5 a 98,6 e nel commercio al dettaglio va da 105,0 a 102,8) ad eccezione delle costruzioni dove l’indice aumenta in modo marcato passando da 130,3 a 139,2.

Imprese: fiducia “su” solo nel settore costruzioni

Nel dettaglio delle varie componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero si rileva un peggioramento dei giudizi sul livello degli ordini e della domanda unitamente ad un aumento del saldo relativo alle scorte di magazzino; anche le aspettative sul livello della produzione sono in deciso peggioramento rispetto al mese scorso. Nel settore delle costruzioni si registra un peggioramento dei giudizi sugli ordini unitamente ad un aumento deciso delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda dove il saldo torna positivo per la prima volta dallo scorso agosto. Per quanto riguarda il settore dei servizi, l’Istat segnala il deterioramento dei giudizi sull’andamento degli affari e sul livello della domanda; le attese sugli ordini sono invece in aumento per il secondo mese consecutivo. Nel commercio al dettaglio tutte le componenti dell’indice sono in peggioramento ad eccezione dei giudizi sul livello delle giacenze che rimangono sostanzialmente stabili rispetto allo scorso mese.

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