Topi, escrementi e cibi scaduti, chiuse sette mense scolastiche

14 Dic 2018 13:02 - di Adriana De Conto

Lo schifo più totale imbandito ai nostri figli. Chiuse dai Nas 7 mense scolastiche. Il Comando per la Tutela della Salute, d’intesa con il ministero della Salute, ha avviato fin dall’inizio dell’attuale anno scolastico un monitoraggio di controllo, tuttora in corso, sui servizi di ristorazione nelle scuole di ogni ordine e livello. L’obiettivo è accertare le condizioni d’igiene e strutturali dei locali, la rispondenza dei menù ai capitolati d’appalto, la corretta gestione e preparazione degli alimenti, anche in relazione alle esigenze nutrizionali e salutistiche dei ragazzi. Questi primi risultati, indegni di un Paese civile: sono state ispezionate 224 mense presenti negli istituti scolastici del territorio nazionale, delle quali 81 hanno evidenziato irregolarità, tra queste 7 presentavano una grave situazione igienico-strutturale e ne è stata disposta la sospensione del servizio.

 «Cibi scaduti, gravi carenze igieniche, perfino topi e parassiti vari: un film dell’orrore», afferma il ministro  della Salute, Giulia Grillo. Indigna pensare che sulle tavole dei nostri figli, a scuola, possano finire escrementi, muffe e alimenti di dubbia origine. Oggi chi lavora nel settore delle mense sa benissimo che vi sono regole chiare da seguire e tutti i mezzi possibili per garantire tracciabilità, igiene e correttezza di conservazione degli alimenti. Per questo il ministro parla di « menefreghismo di chi stipula contratti ben precisi e poi fa il furbo o peggio. A maggior ragione quando è in gioco la salute dei più piccoli e vulnerabili: i bambini».

Sequestrate due tonnellate di derrate destinate ai bambini

Alle 81 mense irregolari sono state contestate 14 violazioni penali, 95 infrazioni amministrative alle normative nazionali e comunitarie con il deferimento di 15 persone alle competenti Autorità Giudiziarie oltre alla segnalazione di 67 soggetti alle Autorità Amministrative, nonché sanzioni pecuniarie per oltre 576mila euro. Nel medesimo contesto sono state individuate e sottoposte a sequestro oltre 2 tonnellate di derrate alimentari (prodotti ittici, carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane) poiché prive di indicazioni di tracciabilità e provenienza dei prodotti, detenute in ambienti e condizioni inadeguati nonché scadute di validità.

“La maggioranza delle violazioni rilevate in questo piano di controlli – precisa il Generale Adelmo Lusi, comandante dei carabinieri per la tutela della salute (Nas) – sono di tipo amministrativo come la mancata applicazione dei sistemi di autocontrollo e prevenzione del rischio, carenze igieniche e strutturali delle aree adibite alla lavorazione, irregolarità sull’etichettatura e sulla tracciabilità degli alimenti. Gli illeciti penali hanno interessato reati quali la frode e le inadempienze nelle pubbliche forniture, dovute al mancato rispetto agli obblighi contrattuali assunti dalle aziende di catering all’atto dell’assegnazione delle gare di appalto, la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e l’omessa applicazione delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro e a tutela degli operatori”.

 

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