Dic 17 2018

Annalisa @ 16:00

Sgarbi, la pazza idea: rifaccio io il Pci e candido Mimmo Lucano, sindaco pro-migranti

Tranquilli, non è il Pci comunista quello che Vittorio Sgarbi vuole rifondare, ma un altro Pci, anche se l’acronimo desta qualche sussulto… Si tratta infatti del Partito della cultura italiana. Sarebbe questo il sogno che il critico d’arte sta coltivando e lo ha annunciato col suo solito stile provocatorio durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano al teatro Capranica di Sutri, paese di cui Sgarbi è sindaco. E in questo Partito della cultura Sgarbi vedrebbe bene, candidato alle europee, proprio Mimmo Lucano, il quale raccoglie l’assist e un po’ si schermisce, un po’ ci crede.

Lucano candidato alle europee?

Al momento Lucano dice di no ma con un’avvertenza: “Se dovesse servire a contrastare una deriva di destra – e questo deve nascere da una fortissima discussione, confronto – la potrei prendere in considerazione”.  Una candidatura “vissuta diversamente sarebbe una visione troppo personale – ha commentato Lucano – Dovrebbe essere condivisa in un discorso più generale che coinvolga persone che non hanno ruoli ma sono legate a una idealità. Uomini come il missionario congoniano padre Alex Zanotelli, o Chiara Sasso, della Rete dei comuni solidali, a ancora Gino Strada, il sindaco di Rosarno Giuseppe Lavorato, il vice presidente Asgi Gianfranco Schiavone, l’avvocato Lorenzo Trucco, Alfonso di Stefano, rappresentante della Rete Antirazzista Catanese, il magistrato Emilio Cirianni, e anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio”, che “inimmaginabilmente” oggi ha ricevuto l’obbligo di dimora ed è indagato per abuso di ufficio.Insomma Lucano la sua lista ce l’ha già in mente, Sgarbi pure. E i due, entrambi egocentrici, sono destinati a capirsi ma anche – con tutta probabilità – a scontrarsi quando l’idillio iniziale sarà finito.