Dic 18 2018

Antonella Ambrosioni @ 13:29

Salvini in soccorso della Raggi: a riparare le buche di Roma sarà l’Esercito. Perché lei non c’è riuscita

Virginia Raggi aveva promesso un piano Marshall per le buche di Roma. Niente di tutto questo: le buche le riparirà l’Esercito. La Raggi, incapace di risolvere il flagello delle strade romane potrà contare sui soldi degli italiani per rattoppare chilometri e chilometri di strade flagellate dalle buche. In tutto, in due anni, 240 milioni di euro per riparare 200 chilometri di asfalto. Tutti a carico del Ministero della Difesa, come stabilisce un emendamento della Manovra 2019. Il paradosso è che la sindaca prende in giro la nostra intelligenza mascherando da “grande vittoria” un grande fallimento. A fare da “badante” alla Raggi è infatti il governo. L’accordo è contenuto nell’emendamento alla manovra approvato l’altra notte in Senato. Sarà il Genio militare, infatti, a occuparsi delle strade malandate della Capitale, come scrive il Messaggero.

La Raggi spaccia per vittoria un suo fallimento

 Nel 2019 dovrebbero venire erogati fondi per 5 milioni di euro al Genio per comprare macchine asfaltatrici, e al Campidoglio ben 60 milioni per dotarsi del bitume necessario ad appianare le buche. E l’anno successivo si continua, con altri 20 milioni al Campidoglio per continuare il lavoro iniziato. Le parole della Raggi, che fa la brava con i soldi stanziati dal governo, sono imbarazzanti: «Una grande vittoria per Roma e i romani. Il governo sta mantenendo le promesse, ha stanziato i fondi per il rifacimento delle strade, ulteriori fondi per il trasporto pubblico. Verrà impiegato l’Esercito e il genio militare» per rifare le strade di Roma.

Le responsabilità politiche

Ai romani, al netto del sollievo di contare su un piano certo  per il manto stradale romano, non resta che constatare la colossale presa in giro di un sindaco che, pur godendo delle tasse comunali più alte d’Italia, non ha saputo dirottare le cospicue risorse su queste due emergenze della Caputale: buche e servizio pubblico. La domanda magari banale ma realistica è: dove vanno a finire tutti i soldi che i romani si trovano detratti in busta paga? La Raggi non ha le capacità politiche per venire a capo dei problemi più urgenti di Roma. Il soccorso del governo non la esenta dalle sue responsabilità. E ha pure il coraggio di aggiungere: «Chiaramente è solo l’inizio. Il governo ha stanziato ulteriori fondi anche per il trasporto pubblico, vediamo finalmente un governo che è interessato alle sorti della capitale. Ringrazio l’assessora Margherita Gatta. Ringrazio il ministro Trenta e il vice ministro Castelli che hanno supportato la richiesta di Roma», ha spiegato la Raggi. Con tutta evidenza i romani dovranno ringraziate tutti tranne la Raggi.