Salvini avanti tutta: «La Ue mandi pure Padre Pio, ma la Fornero io la smonto» (Video)

3 Dic 2018 10:05 - di Ginevra Sorrentino

Salvini avanti tutta: la barra del timone dritta sulla rotta del programma di governo e come meta l’attuazione dei progetti più urgenti, e tra i vari, tra le emergenze in agenda del vicepremier del Carroccio c’è proprio lo stralcio effettivo della Legge Fornero e l’attuazione di una sua valida alternativa. Per questo, tranchant come sempre e più convinto che mai, anche dal talk de La 7 il ministro dell’Interno rilancia il suio guanto di sfida alla Ue: «L’Europa può mandare anche padre Pio ma io la legge Fornero la smonto pezzo pezzo».

Salvini all’Arena: la Fornero la smonto pezzo a pezzo

E nel procedere della sua requisitoria tv, Salvini aggiunge pure: «È la legge più sbagliata approvata dal Parlamento italiano dal dopoguerra a oggi», dunque va azzerata e, a detta del vicepremier titolare del Viminale, vanno neutralizzati i suoi nefasti effetti. «In questa manovra economica – prosegue perciò Salvini dallo studio dell’Arena – c’è un bel gruzzolo di miliardi per riconquistare la libertà al diritto alla pensione per 500.000 italiani», aprendo quindi a «500mila posti di lavoro per giovani». Poi, chiarendo esplicitamente e una volta per tutta la sua posizione nei confronti della Ue, e confermando di non voler necessariamente stare in trincea, il vicepremier torna ad  aprire al dialogo con Bruxelles e conferma: «Non vogliamo litigare con l’Europa, chiediamo semplicemente rispetto». Quindi, estendendo il discorso anche agli altri temi presenti nel contratto di governo, e agli stessi colleghi dell’esecutivo, quasi a voler tacitare gli animi, Salvini aggiunge e conclude: «Se non ci fosse una squadra, una coerenza, un contratto e persone serie come Giuseppe Conte e Luigi Di Maio io non avrei combinato niente».

Poi risponde alla Raggi: «Per i miracoli non sono ancora attrezzato»

Come a dire che, anche sulla Fornero, argomento della puntata dell’Arena, siamo tutti d’accordo. Infine, concludendo – e sempre in chiave metafisico-religiosa – alla Raggi che ricorda al ministro dell’Interno l’impegno sul rafforzamento delle forze dell’ordine nella Capitale, Salvini risponde: la buona volontà c’è, ma ancora «non sono attrezzato per i miracoli»; anche se poi, più conciliante avverte: «Gli uomini in più arriveranno con l’inizio del prossimo anno».

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