Meloni: «Subito un vertice con Salvini. Ma non diciamolo a Di Maio…». La grande casa sovranista è aperta

9 Dic 2018 12:11 - di Augusta Cesari

«E’ necessario che ci si veda presto con Salvini per chiudere sulle prossime regionali». In una intervista a tutto campo all’Adnkronos Giorgia Meloni incita l’alleato a concentrarsi, dopo la sbornia della piazza, sui prossimi impegni .  «E’ chiaro – dice la presidente di Fdi- che ci sono delle Regioni dove si vota a febbraio’, come l’Abruzzo. A meno che non si voglia far vincere gli avversari per mancanza di candidati o perché non si è riusciti nemmeno a presentare le liste -avverte- direi che bisogna vedersi, occorre vedersi subito. Magari non lo diciamo a Di Maio…».  Quando si terrà il vertice dei leader di centrodestra?, è la domanda: «Dovrebbe esserci questa settimana», taglia corto la leader di FdI.

Questo per quanto riguarda i prossimi appuntamenti con gli elettori. Ma poi Giorgia Meloni striglia il governo e l’alleato Salvini con la consueta trasparenza e chiarezza di termini. Le imprese, Confindustria in testa, «hanno ragione a protestare contro il governo gialloverde per la manovra. ‘Hanno ragione, però, soprattutto le piccole e medie imprese. Io sento Salvini dire in piazza che loro danno attenzione alle pmi e che il governo ha dimostrato interesse per i piccoli, ma io – sottolinea la presidente di Fdi- sto facendo una battaglia senza quartiere, inascoltata, contro l’obbligo della fatturazione elettronica che entra in vigore per tutti dal primo gennaio 2019, cosa mai successa e che ammazzerà migliaia di pmi… Se è vero che questo  governo ci tiene alle piccole e medie imprese -avverte Meloni- lo dimostri dicendo anche lui no all’obbligo della fatturazione elettronica». E poi è ancora più chiara: «Alla fine l’Ue, secondo me  riuscirà a imporre al governo giallo verde un taglio dello sforamento. Questo, purtroppo, è il risultato di fare in Europa una battaglia su una manovra che spende miliardi di euro per fare assistenzialismo spinto, quando, invece, il governo avrebbe dovuto fare una manovra trumpiana, con uno choc fiscale e investimenti pubblici», sostiene Giorgia Meloni, da sempre sostenitrice di questa impostazione in materia economica.

C’è il timore che Salvini possa ‘mangiarsi’ Fdi? E’ la domanda maliziosa a cui la Meloni risponde numeri alla mano: «Non è accaduto in passato e non accadrà nemmeno adesso», risponde Giorgia Meloni, convinta che FdI riuscirà a ritagliarsi uno spazio politico, mantenendo l’alleanza con la Lega salviniana. «C’è un dato di fatto -sottolinea- in questi anni abbiamo visto molti fenomeni politici che sono cresciuti molto, si sono gonfiati, anche in poco tempo. Penso a Renzi, al Movimento cinque stelle e allo stesso Salvini. Il dato è che Fdi è l’unico partito che non è mai stato intaccato da queste crescite…. Sono movimenti che possono averci frenato ma i numeri ci dicono che noi abbiamo continuato a crescere. Vado avanti per la mia strada. Non c’è nessuna Opa salviniana, insomma, su Fdi. «Non temo assolutamente una cosa del genere», assicura Meloni che rilancia: «Anzi, la risposta che sto avendo al mio appello a costruire un grande movimento sovranista e conservatore dimostra che c’è tutto un mondo di centrodestra che fa parte di questa metà campo che non si sente rappresentato dalla Lega e cerca un’altra proposta politica».  E per il futuro si aprono ampi spazi: «Penso che il futuro sia il centrodestra non come lo abbiamo conosciuto in passato, se lo vogliamo chiamare ancora centrodestra». Giorgia Meloni guarda oltre l’attuale coalizione e immagina un centrodestra ”completamente” diverso da quello attuale, già dopo le europee. Il suo fine è  un ”grande movimento nazionale”, una sorta di casa comune dei  conservatori e sovranisti, alleata con la Lega salviniana, e dentro ci vede anche l’azzurro Giovanni Toti («sono certa che ci ritroveremo insieme»).

«Spero – prosegue la presidente di Fdi – che il futuro possa essere un’alleanza di partiti che guardano agli interessi nazionali italiani, in cui vedo sicuramente la Lega di Salvini e Fdi, che sta aprendo le sue porte per crescere ancor di più e allargarsi con chi sta in questa metà del campo e, soprattutto, per dar vita pian piano a un grande movimento sovranista e conservatore, che contribuirà a dare a questa compagine i numeri utili per tornare a palazzo Chigi», ha ribadito la Meloni. «Io voglio un’alleanza che nasca dalle urne e non dai contratti di governo…» chiarisce Meloni lanciando una stilettata a Matteo Salvini, alleato di governo con i Cinque stelle. FdI sta crescendo. Prima la sigla di un “patto federativo” con Storace e Raffaele Fitto, poi con il cosiddetto partito delle partite Iva. «Ci allargheremo sempre di più. Ci sarà anche Augello. – dice Meloni- non ci fermiamo. Di accordi se ne faranno ancora altri. Ad Atreju, a settembre, ho fatto un appello. Mi hanno risposto più di quanto mi aspettassi. Ogni giorno presentiamo un’adesione diversa, liste civiche e associazioni che decidono ci combattere con noi questa battaglia. Sono molto ottimista».

Infine: «Se il partito ‘chiama’, Giorgia Meloni ci sarà»: è pronta a candidarsi per le europee la presidente di Fdi, che spiega all’Adnkronos che alle elezioni di fine maggio il suo partito correrà  con il suo simbolo e un riferimento a tutte le forze politiche che stanno aderendo al progetto di una casa comune dei sovranisti e conservatori, alleato con la Lega. «Alle europee -spiega Meloni- ci sarà il simbolo di Fdi con un  richiamo a tutti questi mondi che stanno aderendo alla nostra
proposta. Così da dare anche la dimensione e la visibilità  dell’evoluzione politica in  Se il partito me lo chiederà sono qui, sono  un soldato», conclude Giorgia Meloni.

Commenti

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  • MGRMODA di Mauro garlaschelli 11 Dicembre 2018

    …totalmente d’accordo con Giorgia Meloni su un’Alleanza FdI-LEGA per le regionali…che nn comprenda fi… ma sono d’accordo con Salvini…che ora voterò… per terminare l’esperienza di Governo VerdeGialla con Giuseppe Conte PdConsiglio… …..una annotazione x Augusta Cesari… perchè pezzi Fdi… quando il Partito nn si chiama Fratelli di italia…ma Fratelli di ITALIA???…

  • girolamo 10 Dicembre 2018

    Sono in linea con la politica della Lider di FDI Giorgia MELONI,che cerca più alleati per dar forza al Centrodestra, sperando che gli alleati siano veramente tali. Capisco il Ministro Salvini quando cerca di mediare con il M5S, ma a forza di fare l’elastico si rischia di perdere la propria identità. Non dimentichiamoci che nelle ultime elezioni il Centrodestra ha ottenuto la maggioranza di voti che a causa di una discutibile legge elettorale non ci ha consentito di governare. Al momento l’unico appiglio è la Lega, sperando sempre che Salvini si ricordi di Noi.

  • Giuseppe Lovergine 10 Dicembre 2018

    Vorrei dire una cosa a Giorgia Meloni. Se FDI in tutti questi anni, è sempre rimasto a quella percentuale di elettori, è perché ha sempre dimostrato di essere indecisa. Lei in tutti questi anni, non ha avuto la fermezza e il coraggio di schierarsi definitivamente con la Lega (ora il I° partito nazionale). La sua indecisione ha dato l’impressione di voler stare con un piede in FI (Berlusconi), e l’altro di appoggiare in qualche situazione la Lega. Credo e non vorrei sbagliarmi che, se prendesse definitivamente la decisione di entrare a far parte di questo governo (accantonando la diffidenza verso il M5S), magari ottenendo un incarico istituzionale, FDI raddoppierà il consenso dei propri elettori.

  • Carlo Cervini 10 Dicembre 2018

    Occhio ai DS, sono in uno stato di astinenza dal potere da far paura, pronti a sostituire la Lega nel governo per salvare i grillini (le famose maggioranze variabili) mandateli a casa solo quando siete certi dello scioglimento delle Camere.

  • 10 Dicembre 2018

    Brava Giorgia.Và avanti con le tue idee e quelle del partito.Mantieni alto il nome dell’Italia e degli italiani.

  • Andrea Marconcini 9 Dicembre 2018

    Credo che il Vicepremier preferisca i Cinque Stelle e abbia scelto loro come alleati anche per quanto riguarda il futuro della politica italiana altrimenti avrebbe staccato da un pezzo la spina o non l’avrebbe mai inserita se la cosa non l’avesse convinto del tutto.Le diversità di vedute sono ben evidenti ma si può sempre giungere a un compromesso come si è fatto in questi frenetici ultimi giorni per quel che riguarda la fondamentale legge di bilancio.E poi del resto come dargli torto: da una parte c’é una forza politica al 25% mentre dall’altra due partitini ridotti all’osso che insieme arrivano a malapena al 10 e che sono visti dagli Italiani come ormai obsoleti e con la Sinistra rappresentano il vecchio che ha già governato per anni e ha fallito totalmente non meritando perciò altre occasioni.Con le nostalgie ,la falce e il martello,le bandiere della R.S.I.,con i pugni chiusi o i saluti romani non si va da nessuna parte se non a un macabro carnevale e questo gli Italiani lo sanno e vogliono essere governati da forze che li traghettino verso il futuro e che non li facciano tornare indietro di cent’anni.