Corinaldo, spray urticante in discoteca, ragazzi in fuga: 6 morti, 120 feriti (video)

8 Dic 2018 8:55 - di Paolo Lami
Corinaldo, tragedia alla discoteca Lanterna Azzurra: 6 morti per la calca provocata da uno spray urticante

È di 6 morti – cinque ragazzini e una mamma 39enne – 120 feriti, di cui alcuni in gravissime condizioni, il terribile bilancio di un tragico fuggi fuggi in una discoteca di Corinaldo, in provincia di Ancona, provocato da una ragazza che ha spruzzato uno spray urticante al peperoncino all’interno del locale poco prima che iniziasse  il concerto del trapper milanese Sfera Ebbasta.

Nel video il momento in cui il ponticello cede sotto il peso della folla di ragazzini.

Le vittime, due ragazzine 14enni di Senigallia, una 15enne di Fano, un 16enne di Ancona, un ragazzo 15enne di Fano e una una mamma senigalliese di 39 anni che aveva accompagnato la figlia al concerto, sono state travolte dalla folla che fuggiva e sono state schiacciate nella calca che si è creata, poco prima della mezzanotte, all’esterno di un’uscita di sicurezza, inizialmente sembrava a causa di una porta che aveva le maniglie antipanico bloccate impedendo così che i giovani riuscissero a defluire dal locale, la Lanterna Azzurra di Corinaldo, invaso dallo spray urticante.
In realtà le porte d’emergenza si sono regolarmente aperte e la tragedia è accaduta all’aperto: il locale, secondo una prima ricostruzione, ha 3 uscite di sicurezza e una di queste dà su un ponticello che attraversa un piccolo fossato e collega la discoteca al piazzale del parcheggio.

La tragedia è avvenuta proprio in quel punto: quando i ragazzi sono usciti di corsa dal locale, decine di loro si sono accalcati per passare sul ponticello fino a quando una balaustra ha ceduto. I primi ragazzi sono così finiti nel fossato, un metro sotto il ponticello, e sono stati schiacciati da tutti gli altri come si vede nel video integrale.

Una ragazza presente nella discoteca ha ripreso con il telefonino i momenti fondamentali della tragedia. Il video è stato già acquisito dai carabinieri.

Almeno un migliaio le persone, perlopiú giovanissimi e minorenni, presenti nel locale di Corinaldo in località Madonna del Piano – posto ora sotto sequestro – al momento del drammatico incidente, prima dell’inizio del concerto, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni ai vigili del Fuoco intervenuti sul posto per prestare soccorso.

I feriti, 10 dei quali molto gravi, sono stati distribuiti negli ospedali della zona, quello di Torrette di Ancona e quelli di Senigallia e Jesi.

“Stavamo ballando in attesa che cominciasse lo spettacolo di Sfera Ebbasta, quando abbiamo sentito un odore acre, siamo corsi verso una delle uscite di emergenza ma l’abbiamo trovata sbarrata, i buttafuori ci dicevano di rientrare…”, racconta un sedicenne rimasto ferito nella calca nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo.

La discoteca di Corinaldo era particolarmente affollata, soprattutto di minorenni e forse oltre i limiti consentiti, poiché vi era il concerto del trapper Sfera Ebbasta, al secolo Gionata Boschetti, divenuto molto famoso fra i giovani  per l’album XDVR.

Il pm Paolo Gubinelli sta valutando, assieme ai carabinieri delegati alle indagini, tutte le testimonianze, molte, al momento, piuttosto confuse, ma sarebbero emersi, fin qui, tre elementi, oltre al possibile sovraffollamento della discoteca di Corinaldo.

Intanto quello spray urticante spruzzato all’interno del locale che avrebbe scatenato il fuggi fuggi generale dando il via alla tragedia.

I vigili del Fuoco intervenuti lo hanno subito scritto su Twitter: “Corinaldo (AN) 1:00, squadre #vigilidelfuoco impegnate nel soccorso in una discoteca. Forse per la dispersione di una sostanza urticante, ragazzi fuggono per il panico calpestandosi. Sei purtroppo quelli deceduti, decine feriti”. Qui il video dell’intervento.

Inoltre molti ragazzi raccontano di quella uscita di sicurezza della discoteca di Corinaldo sbarrata che avrebbe impedito alla folla di ragazzini, presi dal panico, di fuggire. Tanto che in queste ore i buttafuori e i responsabili della sicurezza sono trattenuti in caserma e interrogati. Ma parrebbe, secondo gli ultimi accertamenti investigativi, che non sia stato questo il motivo e le porte delle tre uscite di sicurezza si sono regolarmente aperte.

Infine c’è il terzo elemento che viene valutato in queste ore con più attenzione, anche sulla base dei racconti di alcuni giovanissimi, molti dei quali ancora sotto choc per la tragica nottata: i decessi sarebbero stati causati dal cedimento di due muretti all’esterno del locale, il parapetto del ponticello, sotto la pressione delle persone in fuga, cedimento che ha provocato la caduta di alcuni spettatori e il loro schiacciamento da parte degli altri che gli sono passati sopra.

La calca sarebbe sfogata verso il ponticello e decine di ragazzi sarebbero caduti nella zona sottostante dopo il cedimento dei dure parapetti. “Uno è morto schiacciato sotto a tutti”, racconta un 16enne.

Si valutano le condizioni dei feriti, molto dei quali gravi, per traumi cranici, al torace e agli arti.

A spiegare la situazione sono gli Ospedali Riuniti di Ancona dove il Piano di Emergenza è stato attivato alle 3,45, della notte quando “è stata convocata l’Unità di Crisi, e tutti i reparti direttamente o indirettamente interessati sono stati allertati e messi immediatamente nelle condizioni di piena operatività”.
“Allo stato – scrive il Dirigente Medico del Presidio, dottor Roberto Papa – sono pervenuti al Pronto Soccorso dell’Azienda di Torrette e sono stati accolti sette codici rossi Peimaf (Piano di Emergenza Interno per il Massiccio Afflusso dei Feriti, ndr) 2 ragazze e 5 ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 20 anni, per trauma cranico e/o toracico. Tutti ricoverati nelle terapie intensive dell’Azienda. Una ragazza in codice giallo Peimaf: attualmente in osservazione. Tre ragazze e due ragazzi in codice verde Peimaf: di età compresa tra i 14 ed i 23 anni con traumi degli arti di cui uno dimesso al domicilio e 4 attualmente ancora in valutazione clinica. Si è in attesa di un ulteriore ragazzo in codice rosso, che ci sarà trasferito dal PS di Senigallia.”

“Presso l’Azienda Ospedaliera si è in attesa di accogliere tutte le salme dei deceduti, che sono a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti di legge. Sul luogo è pienamente operativo un team di psicologi per il necessario supporto ai familiari. Il Piano di emergenza è stato disattivato alle ore 7.00 pur mantenendo in allerta alcuni settori dell’Azienda”, conclude il dottor Roberto Papa.

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