«Zingari zecche e parassiti»: polemica a Ivrea per il post dell’assessore

13 Nov 2018 12:13 - di Gigliola Bardi

Uno sfogo «da bar più che un pensiero reale», pubblicato dopo aver subito «un brutto furto in auto». Si è giustificata così Giorgia Povolo, assessore leghista alle Politiche sociali a Ivrea, per un post in cui definiva i rom «zingari, non rom, ma zingari di m…, zecche e parassiti capaci di spolpare tutto», augurando loro di rimanere menomati «cercando di rubare qualcos’altro». Il post, ora rimosso, risale a gennaio, cioè a prima delle elezioni e della nomina ad assessore. Ma il caso è esploso adesso, con una interpellanza urgente al sindaco Stefano Sertoli presentata dai consiglieri comunali del Pd.

Nell’interpellanza i consiglieri Maurizio Perinetti, Gabriella Colosso, Fabrizio Dulla e Mauro Salizzoni parlano di «frasi raccapriccianti e di inaudita violenza» e puntano l’indice contro «un linguaggio che mai è stato usato da alcun rappresentante dell’istituzione comunale eporediese, almeno dal dopo guerra ad oggi. «Ancor più grave che ad averle concepite sia l’assessore con le deleghe ai sistemi educativi e diritto allo studio, alle politiche giovanili, pari opportunità e politiche sociali», viene sottolineato ancora chiedendo al sindaco «quali provvedimenti intenda adottare al fine di tutelare l’immagine e l’autorevolezza dell’istituzione comunale». Sulla vicenda è intervenuta anche Rifondazione comunista che, in un post su Facebook, ha lamentato che l’assessore non ha «l’adeguato profilo umano, sociale e politico per ricoprire la carica».

«Chiedo scusa per quelle frasi, riportarle alla luce ora mi dà tanto l’impressione che vogliano prendermi di punta. Ripeto, sono parole scritte prima che diventassi assessore, non eravamo neppure in campagna elettorale», ha spiegato Povolo, chiarendo che dopo il furto «ero scossa e istintivamente ho scritto quelle frasi». «Non è stata intenzionale, erano frasi rivolte a poche amicizie su un social, più uno sfogo da bar che un pensiero reale», ha aggiunto l’assessore, mentre il sindaco ha fatto sapere che «valuteremo il da farsi».

Commenti

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  • Antonio 14 Novembre 2018

    e cosa avrebbe detto di sbagliato ??… sti comunisti di me*** sono proprio allo sfascio. poveri dementi..

  • lamberto lari 14 Novembre 2018

    Basta ipocrisie…è il momento di dire la verità senza inibizioni di sorta, senza essere puritani senza essere razzisti, palesiamo scriviamo, alziamo la voce e una volta per tutte diciamola la verità senza se senza ma, senza scuse senza ritrattare quello che è un pensiero sempre più diffuso e cioè che gli zingari non quelli con la cravattina e il vestitino della festa , quelli che sono stati inseriti in posti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni o i vari rappresentanti dei gruppi etnici, ma gli zingari che sono stati intervistati e ripresi in innumerevoli filmati…questi gli zingari da considerare, quelli che dichiarano di andare a lavorare quando partono con i furgoni dai loro accampamenti e dove in modo esplicito dichiarano che il loro lavoro è andare a rubare!!! Questi sono gli zingari a cui si rivolge l’assessore e proprio perché ricopre una carica istituzionale ha il dovere di dichiarare in modo trasparente e rispondente alla verità che questa (o queste categorie eh si perché ce ne sono diverse di queste con identiche caratteristiche) è una categoria di parassiti che proliferano e prolificano in modo da infettare in modo epidemico sempre più la società di cittadini che conducono un’esistenza già difficile per le contingenze economiche e lavorative nel rispetto delle regole che si sono imposti, con sacrifici, rinunzie dando esempio ai loro figli. E’ assurdo questo efferato negazionismo di un fenomeno che è una piaga sociale sempre più dilagante sempre più gestita con indifferenza e impunità totale……non diciamo stupidaggini i signori del PD si preoccupassero delle sofferenze dei cittadini che li hanno votati, altro che di bande di ladri truffatori e parassiti…via dall’Italia, via dal nostro territorio come cittadini indesiderati e se delinquono in galera….ma non in panciolle a farsi mantenere ma a lavorare dieci ore al giorno… e di lavori socialmente utili ce ne sono a iosa….coprire le buche nelle strade, pulire le lordure dei finti graffiti, manutenzione del verde, pulizia delle strade, raccolta dei rifiuti questo è quello che dobbiamo imporre con le buone o con le cattive……ma quale tolleranza, è proprio l’eccesso di tolleranza che sta peggiorando sempre di più la situazione ormai quasi fuori controllo. Cara assessore non si rimangi quello che ha detto giustamente, questa è la realtà, non si vergogni di essere determinata, i cittadini sono con lei tranne quei pochi che squallidamente si erigono a paladini di perversioni e anomalie sociali.

  • Angela 14 Novembre 2018

    Ha pienamente ragione l’assessore leghista !