Quota 100 può costare cara: taglio alla pensione in base agli anni di anticipo

12 Nov 2018 16:43 - di Tito Flavi

La pensione anticipata potrebbe costare salata. “Chi optasse per quota 100 subirebbe una riduzione della pensione lorda rispetto a quella corrispondente alla prima uscita utile con il regime attuale”. Questa la dimensione dei tagli:  circa il 5 per cento in caso di anticipo solo di un anno a oltre il 30 per cento se l’anticipo è di oltre 4 anni . È   il calcolo dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), illustrato dal presidente Giuseppe Pisauro in audizione sulla manovra, in cui ha sottolineato anche che la platea potenziale per il 2019 sarebbe di “437.000 contribuenti attivi”. Se uscissero tutti ci sarebbe un “aumento di spesa lorda per 13 miliardi”.

Critiche alla manovra anche dalla magistratura contabile.  “Occorrerebbe una più incisiva azione sul fronte della razionalizzazione della spesa” con la “preventiva individuazione di aree di inefficienza o di inefficacia sulle quali intervenire con tagli mirati”. Così la Corte dei Conti in audizione sulla manovra osservando che “i risparmi previsti a copertura” puntano “soprattutto su rimodulazioni e riprogrammazioni o riduzioni di stanziamenti ancora da ripartire ripetendo scelte del passato volte a rinviare” l’individuazione delle aree “meno funzionali” su cui agire. Fuori dal burocratese, il messaggio è semplice e drammatico: il governo deve usare più forbici e meno deficit.

Commenti

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  • Luciano Vignati 14 Novembre 2018

    Qualche mese fa proposi un test per verificare l’uso di alcol e droghe per i candidati a cariche pubbliche, ora dopo le uscite del presidente Pisano (ufficio parlamentare di bilancio) che asserisce perdite significative per le pensioni a quota 100, propongo anche un’esame di matematica sempre per i sopracitati candidati. Gli asini non dovrebbero ricoprire cariche pubbliche, lo sanno anche i discenti delle scuole medie che con il sistema contributivo ricevi una percentuale di quanto versato. Inoltre, quota 100 non è stata inventata per i raccomandati, imboscati, fancazzisti del settore pubblico e per i politici, ma per i lavoratori del settore privato che per effetto della sciagurata politica di Renzi e del PD potrebbero trovarsi disoccupati a 60 anni senza possibilità di un nuovo impiego e con quota 100 potrebbero avere un reddito (se pur non alto ma comunque di permettergli di vivere) E comunque lasciatemelo dire, io ho versato contributi dal 1960 a fine 2015 (55 anni di versamenti documentati) in parte come lavoratore subordinato e in parte come lavoratore autonomo, ma non prendo un pensione elevata come certi politici, certi giornalisti e altre categorie privilegiate. E allora diche cosa parlano gli asini della “commissione parlamentare di bilancio” ? Per fortuna Salvini esiste.

  • Rita 14 Novembre 2018

    ma che stupidinate dite? le pensioni sono pagate in base ai contributi versati da lavoratore e suo datore di lavoro . meno versi meno prendi ma non è una decurtazione.

  • luigi 13 Novembre 2018

    Si parla sempre di aumento di spesa per i nuovi pensionati, ma non si parla del risparmio fi chi muore prima e dell’enorme platea delle pensioni estinte per decesso titolare senza trasmissione agli eredi come quelle dei nostri cari politici! Pensate all’enorme risparmio per l’erosione di quasi il 30% di queste misere pensioni dei lavoratori! Una vergogna! Le spese inutili in questa Italia sono ben altre!

    • Angela. 13 Novembre 2018

      Sono completamente d’accordo.

    • Rita 14 Novembre 2018

      ha ragione

  • Carlo Cervini 13 Novembre 2018

    Ma che riforma è ??????? che penalizza chi ha lavorato per 38/40, ha pagato una valanga di tasse ed addizionali + i contributi per il 45/50% dei propri emolumenti e poi dopo tante penalizzazioni, ancora altre ulteriori penalizzazioni…………allora hanno ragione chi evade e chi lavora in nero.

  • Laura Prosperini 13 Novembre 2018

    certo ci lascia un pochino perplessi…
    ricordiamoci che teoricamente questo Governo intende sviluppare il mercato interno (molto ma molto più importante di quello estero) ridistribuendo ricchezza verso chi la spenderebbe tutta (e non verso che, avendo già tutto e di più, tenderebbe a drenarla dal circuito)fra i soggetti principali ci sono i pensionati eppoi oltre al vantaggio d’incrementare i commerci, i lavoratori anziani, andando in pensione, lascerebbero il posto alle nuove generazioni di lavoratori e si creerebbero moltissimi nuovi posti di lavoro
    questo può funzionare ma è importante anche (e soprattutto) la pensione stessa!
    se facendo i calcoli la pensione fosse inferiore anche di molto rispetto all’ultimo stipendio questo potrebbe frenare gli aventi diritto e diminuire, anche di molto, i potenziali nuovi posti di lavoro per i giovani.
    Si dia una degna pensione (sarebbe giusto pari all’ultimo stipendio) a tutti
    in questo modo ci sarebbe un’incremento notevolissimo dei consumi e quindi del mercato interno e quindi delle aziende produttrici e commercili e si creerebbero tantissimi nuovi posti di lavoro ed una nuova e più consistente fiducia sul sistema Italia complessivo.
    Sono investimenti (e non spese).
    Coraggio ed ottimismo!
    Non siate deludenti e pavidi.

    • Rita 14 Novembre 2018

      per fare le cose bene ci vuole tempo per farle alla c**** come ha fatto renzi meno di cinque minuti e poi le conseguenze le pagano le generazioni future ma chi se ne frega? io sono per le cose fatte bene e per le cose fatte bene ci vuole tempo

  • Amerigo 13 Novembre 2018

    Decreto legge da fare subito per salvare i conti e dare felicità all’Italia:
    “ E’ possibile ritirare da banche e bancomat globalmente massimo trecento euro per ogni persona e per ogni mese” (Dopo di che la banca e i bancomat non erogano contanti e tutti i pagamenti vanno fatti con sistemi elettronici o meno ma tracciabili)

    Gent.mi
    – Sig. Presidente del consiglio
    – Sigg.ri Ministri
    – Deputati della repubblica
    – Senatori della repubblica
    – Redazioni giornali e giornalisti politici ed economici
    – Redazioni trasmissioni di confronto politico televisive e radiofoniche
    – p. c. Sig. Presidente della Repubblica.

    Assistiamo ancora una volta giornalmente a dibattiti circa i problemi dell’Italia; assistiamo, scusate l’analogia, ancora una volta a questo gioco delle tre carte circa la soluzione di problemi prendendo soldi del bilancio dello stato da una parte ed evidentemente togliendoli da altre parti. Assistiamo ad una giusta stigmatizzazione del debito pubblico ecc. ecc.
    Perdonatemi ma in tutto questo vedo quasi tenerezza nell’impostazione dei problemi.
    Ma possibile che abbiamo una risorsa economica quasi smisurata di moneta e non rivolgete pressoché esclusivamente a questo problema i vostri discorsi, le vostre energie?
    Ma quali sono queste risorse economiche? Quelle di cui ogni giorno i loro fautori della sottrazione sbeffeggiano lo stato, la società, i criteri di civiltà della convivenza, loro simili ed in ultimo, senza che se ne rendano conto però, anche loro stessi, i loro cari, la loro serenità di vita!
    E sì parlo di coloro che sistematicamente, pur avendo una vita agiata pur avendo un lavoro sicuro che gli potrebbe dare spensieratezza a sufficienza, prendono moneta senza rilasciare fatture ovvero chi evade il fisco per circa 120 – 130 miliardi di euro annui secondo cifre di cui molti parlano.
    A scanso di equivoci non mi riferisco a chi non paga imposte per mancanza di fondi e paga le tasse fino all’ultimo euro. Costoro non sono evasori ma vittime degli evasori. Gli evasori sono coloro che, spesso professionisti, artigiani o commercianti, ecc.ecc. che meriterebbero solo di essere banditi dalla società civile, incassano soldi con disinvoltura degna di lestofanti incalliti senza rilasciare fattura alcuna pur avendo magari altri lavori statali o avendo attività altamente remunerative, e fanno lavorare gente a nero ecc.. ecc…
    Come porre rimedio a tutto ciò? Come poter incassare, da parte dello stato quei centoventi – centotrenta miliardi di evasione fiscale?

    Come poter attuare tutto quello di cui ha bisogno l’Italia?

    Egregi ribadisco non serve a niente cercare di trovare risorse per attuare il programma di governo o per risolvere i problemi dell’Italia togliendo di qua e aggiungendo di là………
    Le risorse ci sono : basta attuare quanto qui’ di seguito!!!!!!!

    Come avere quindi una nazione felice con cittadini felici, governanti felici, pochissimi episodi di infelicità, pochissima gente che produce danno ad altri ecc…?

    Una e una sola soluzione
    1) Siccome purtroppo la società è fondata sul denaro, i governanti devono fare in modo di averne il più possibile per risolvere i problemi. Dove trovare queste risorse? Il solo metodo possibile è quello delle tasse!!!!!!.
    2) Può un governante permettere che, per il bene di tutti, anche un solo euro possa essere sottratto dal sistema del pagamento delle tasse? No altrimenti non è un governante ma un complice di queste sottrazioni. Eppoi se è entrato in politica è perché ama creare una nazione giusta e felice! !!!!!.
    3) Come fare perché non si perda neanche un solo euro?
    4) La soluzione più immediata è:

    togliere la circolazione del contante o comunque ridurla a un minimo molto ridotto.

    5) Ripeto si può per esempio prevedere che o dal bancomat o in banca ognuno possa giusto prelevare al massimo globalmente trecento € mensili – si può fare con un decreto legge immediato -(giusto per mantenere comunque la presenza e circolazione legale della moneta e permettere manipolazione della moneta per piccolissime spese, elemosine ecc.). Tutto il resto gioco forza con pagamenti elettronici che azzererebbero quanto meno questa parte dell’evasione fiscale.
    ( E’ notizia di questi tempi che in Svezia i pagamenti avvengono per il 98% con moneta elettronica, azzerando l’evasione).
    6) Tutto questo accompagnato con una sana campagna di informazione per informare la popolazione sui vantaggi dell’eliminazione del contante.

    VANTAGGI DELLA LIMITAZIONE DEL CONTANTE E CONSEGUENTE ANNULLAMENTO DELLA EVASIONE FISCALE:

    A) Lo stato incamererebbe ingenti quantità di miliardi di € che potrà utilizzare per una nazione più efficiente con nuove infrastrutture (specialmente nel campo delle ferrovie ma anche strade, ponti ecc.), mantenimento in efficienza e manutenzione delle infrastrutture esistenti (margini di fiumi, spiagge, giardini, città, strutture sanitarie, scuole ecc…. ecc….).
    B) E tutto questo che significa????? Milioni di posti di lavoro pubblico per il bene di tutti, per la felicità dei cittadini non più tristi. Un articolo della costituzione dice che l’Italia è fondata sul lavoro cioè proprio quello che quì si asserisce.
    C) Ma il lavoro “pubblico” produce, stavolta sì, molto più lavoro privato: un lavoratore pubblico o privato regolarmente stipendiato innanzi tutto paga tasse, contributi ecc.., ma soprattutto se ha uno stipendio, SPENDE e cioè paga iva sui prodotti che compra, produce lavoro privato quando entra in un negozio, quando viaggia ecc. Cose che oggi i milioni di disoccupati non possono fare producendo invece tristezza di vita, incertezza di vita con tutte le conseguenze sociali evidenti.
    D) E questo creerà lavoro privato e reddito anche nelle piccole realtà commerciali e industriali oggi costrette a fare i conti con le ristrettezze economiche.
    E) I risvolti di sicurezza saranno molteplici: molte meno rapine scippi, pretese di tangenti dai negozi o tangenti in genere per la mancanza di contanti nelle tasche e mancanza di negoziabilità truffaldina di qualsiasi oggetto; molta ma molta più sicurezza nella vita di tutti i giorni per tutti; non più pericoli e costi, per gli esercizi commerciali professionisti ecc., connessi con la detenzione e l’andare a depositare in banca denaro contante; tanti che oggi delinquono sarebbero impegnati a lavorare ecc… .

    Tutto ciò potrà portare inoltre opulenza, se contestuale anche ad un equilibrio delle retribuzioni e privilegi di politici, particolari categorie di statali quali per esempio manager pubblici, “unti di santità” dipendenti di camera, senato e altri particolari uffici pubblici ecc…

    Inoltre contestualmente si potrà ora sì ridurre il debito pubblico e ridurre le tasse. (e a questo punto non servirebbero più redditi di cittadinanza, pensioni di cittadinanza, nuove assunzioni di personale nella sicurezza, ecc. ecc. – e ci sarebbero risorse per tantissime cose come utilizzare parte degli immigrati nel lavoro, dare più snellimento per l’accesso alla pensione ecc.. ecc.: – come evincibile soluzioni per problemi che vanno ben oltre soluzioni di singoli partiti ma che vanno ad ampio raggio -).

    LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI E’ COSI’ SEMPLICE. Non c’è altra via.

    Signori meditate o comunque quando parlate, se non vi va questa mia soluzione, prospettatene un’altra altrettanto pratica e immediata senza….vagare con le parole.
    Grazie per l’attenzione

    Amerigo

    • Rita 14 Novembre 2018

      come mai non sta al governo???