Macron in caduta libera: dalla Francia la “carica” contro l’Unione europea

21 Nov 2018 16:51 - di Giovanni Trotta

Macron e Philippe sempre più impopolari. L’ultimo sondaggio realizzato da Ipsos in occasione delle prime manifestazioni dei gilet gialli e pubblicato oggi da Le Point rivela una perdita di consensi per il presidente francese e – contrariamente a quanto accaduto finora – per il suo primo ministro. Edouard Philippe incassa un meno quattro punti nell’indice di gradimento (27%) e un più 6 % di opinioni sfavorevoli (per un totale di 65%, compresi i giudizi molto sfavorevoli). Per Macron, se resta stabile il numero di quanti hanno un giudizio positivo (26%) o negativo (70%), rispetto al mese di ottobre, i pareri “molto sfavorevoli” salgono di tre punti percentuali, per attestarsi sul 44%. Tra i più scontenti i militanti de la France insoumise, seguiti da quelli del PS. Tra le categorie più insoddisfatte, operai e agricoltori.

“E’ bastato annunciare un aumento della benzina di 2,9 centesimi e del diesel di 6,5 centesimi dal prossimo primo gennaio che i francesi indossando un gilet giallo sono scesi in piazza attuando oltre 2 mila blocchi stradali” Lo dichiara Francesco Prudenzano segretario generale di Confintesa in merito ai disordini scoppiati nelle piazze francesi dopo l’annuncio di Macron di voler aumentare le tasse sui carburanti. “La politica scellerata di aumentare le tasse viene respinta dai lavoratori francesi che vedono nell’azione governativa di Macron un attacco al potere d’acquisto dei salari e un freno per lo sviluppo delle imprese. Non volendo enfatizzare le violenze che hanno provocato centinaia di feriti e purtroppo anche un decesso – continua Prudenzano – dobbiamo riscontrare ancora una volta come la capacità reattiva dei francesi contro politiche governative di austerity rappresenti un campanello di allarme per tutti i governi europei ormai soffocati da una politica che impedisce lo sviluppo puntando tutto sull’aumento dell’imposizione fiscale. Se pensiamo poi che il prezzo del carburante in Francia è inferiore a quello italiano – conclude Prudenzano –  questa protesta appare come uno squillo di tromba per chiamare a raccolta i cittadini europei contro una politica dettata dalla Commissione Europea, basata principalmente sull’aumento della pressione fiscale che impoverisce la maggioranza dei cittadini comprimendo la loro capacità di spesa.”

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Laura Prosperini 22 Novembre 2018

    speriamo sia finita l’euro-pa
    ma temo che loro (le banche) lo sappiano e che muovano gli sgherri (i vari moscovicì) con l’intento, quantomeno di avvelenare i pozzi…per far capitolare i Popoli Sovrani e le Nazioni
    al cospetto di questa mostruosa… pangermania

  • Giuseppe Tolu 21 Novembre 2018

    È fatta, credetemi, l’Europa è finalmente finita, almeno dal lato sinistroso. E i francesi mica scherzano, questi segneranno la fine dei mentecatti rossi, era ora!