Lo legano, gli fanno clisteri lassativi, l’umiliano: bulli alla sbarra per violenza sessuale

12 Nov 2018 15:59 - di Redazione

Lo legano, gli fanno clisteri lassativi, l’umiliano. Poi, indotto a utilizzare carta igienica cosparsa di peperoncino, continuano a vessarlo e mortificarlo. E pensare che la vittima festeggiava in quella serata il suo 18°compleanno. Era un giorno della primavera scorsa, quando un gruppo di amici invitati alla sua festa, ha pensato bene di solennizzare la ricorrenza e di renderla indimenticabile: drammaticamente indelebile. E altro che goliardata: quello che nelle intenzioni iniziali avrebbe dovuto essere solo uno “scherzo” di pessimo gusto, si è trasformato in una serata da incubo per la vittima di un branco di bulli, all’epoca minorenni.

Ravenna, lo legano, gli fanno clisteri lassativi, l’umiliano

Oggi, a distanza di mesi da quella terribile esperienza vissuta dal giovane, due degli adolescenti presenti a quella serata e protagonisti di quella scioccante bravata punitiva, sono indagati per violenza sessuale ai danni del loro amico, vessato, umiliato e liberato dallo scotch – che gli legava le mani dietro la schiena – solo dopo che uno dei flaconi si era rotto e quando il ragazzo versava ormai in evidente stato di agitazione e prostrazione. Non per niente, i segni di quella serata non si sarebbero esauriti presto, tanto che, come riferito sempre da Il Resto del Carlino, «durante l’estate il giovane è stato costretto a rivolgersi alle cure di uno psicologo», e in seguito avrebbe anche dovuto incontrare davanti al preside i due responsabili che, oltre ad essere denunciati, «sono stati di fatto spinti a cambiare classe».

Due dei bulli alla sbarra per violenza sessuale

Come riporta il Resto del Carlino, allora, l’episodio accaduto a Ravenna, risale a maggio 2017: i due, all’epoca minorenni» hanno sottoposto il neo 18enne a quel trattamento mortificante, dopo il quale, una volta riuscito a liberarsi, deciso a non passar sopra la sopraffazione fisica e psicologica subite, ha pensato bene di reagire sporgendo denuncia contro i coetanei. Così oggi, come spiega il quotidiano locale, «due di questi all’epoca dei fatti, risalenti alla scorsa primavera, sono minorenni e devono rispondere davanti alla Procura competente di violenza sessuale. Per il terzo, maggiorenne, il solo che aveva tentato di ribellarsi e non aveva preso parte a quello scherzo di pessimo gusto e altamente pericoloso, la Procura ravennate ha archiviato la posizione».

 

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