Foibe, il film “Rosso Istria” arriva nelle sale. Gasparri: «Racconta una verità negata» (video)

2 Nov 2018 11:24 - di Valeria Gelsi

Un cast stellare per un’opera prima coraggiosa: è Red Land (Rosso Istria), il film che attraverso il martirio di Norma Cossetto racconta le terribili violenze subite dalle popolazioni Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate a opera dei partigiani titini. La pellicola, prodotta da Venicefilm in collaborazione con Rai Cinema, sarà proiettata in anteprima mondiale martedì 6 novembre alle 20 al cinema “The Space – Moderno” di piazza della Repubblica a Roma, mentre nella mattinata sarà presentato alla stampa alla Sala Nassiriya del Senato. Un segno dell’impegno anche istituzionale per far sì che questa produzione venisse realizzata, e realizzata sotto l’egida della Rai.

Un fatto non scontato, considerati la reticenza e talvolta il vero e proprio negazionismo nei confronti questa pagina di storia italiana. Nonostante, infatti, ormai da un quindicennio (la legge fu approvata nel 2004), la memoria delle Foibe sia entrata nel calendario civile del Paese con il Giorno del ricordo del 10 febbraio, parlare di questo dramma italiano è ancora difficilissimo. Lo sa bene fra gli altri Antonello Belluco, che firma la sceneggiatura insieme al regista Maximiliano Hernando Bruno alla sua opera prima. La precedente opera di Belluco sul tema delle violenze partigiane, Il Segreto d’Italia, che racconta l’eccidio di Codevigo, fu infatti oggetto di un boicottaggio feroce, che vide schierata anche l’Anpi. E la stessa produzione di Red Land (Rosso Istria) ha avuto una gestazione lunga e non facile: sono serviti tutto l’impegno e il coraggio del team che ha prodotto il film e di chi lo ha sostenuto perché finalmente anche la storia di Norma Cossetto potesse essere raccontata al grande pubblico, uscendo dai canali delle proiezioni “volontaristiche” (come fu gioco forza per Il segreto d’Italia), proiettandosi sulla scena internazionale anche grazie alla partecipazione di star come Franco Nero e Geraldine Chaplin e, soprattutto, ottenendo l’impegno istituzionale della Rai.

«Aver sostenuto questa grande opera di verità è un onore. Tutti devono vedere questo film nelle sale e organizzando proiezioni», ha scritto Maurizio Gasparri sulla sua pagina Facebook, postando il trailer della pellicola e sottolineando che si tratta di «un film che racconta la verità sulle foibe, sul martirio subito da Norma Cossetto e da tanti italiani massacrati dai comunisti slavi. Rosso Istria – Red Land racconta una verità negata o nascosta».

Il film esordisce, tra l’altro, in una occasione particolare: il 75esimo della morte di Norma Cossetto, studentessa istriana dell’Università di Padova che fu violentata e uccisa dai partigiani titini per il solo fatto di essere italiana. Alla sua memoria il presidente Carlo Azeglio Ciampi conferì una medaglia d’oro al valor civile, così motivata: «Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio». Finora, però, solo le opere coraggiose di alcuni soggetti privati (fra le quali la graphic novel Foiba Rossa. Norma Cossetto, storia di un’italiana, edita da Ferrogallico) e l’impegno di pochi soggetti politici (come la battaglia di Gasparri per l’intervento della Rai) avevano portato il suo nome fuori dalla “memorialistica” relegata a nicchia. Una realtà che l’ottenimento del marchio Rai Cinema su Red Land fa sperare che possa essere finalmente superata. 

rosso-istria-locandina

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 4 Novembre 2018

    Ma vi rendete conto che questa A.N.P.I e’ ormai parte del governo del PD e di tutte le organizzazioni comuniste???? Loro decidono di non proiettare il film perche’ sanno perfettamente che c’e’ la loro criminosa mano, che i titini hanno agito come loro. Quindi di una buona volta volete togliere dalla faccia della terra questa feccia di bastardi ?

  • Lilia 3 Novembre 2018

    I comunisti e gli assassini partigiani hanno commesso i crimini più efferati , hanno superato i fascisti e continuano.

  • Paolo Pieraccini 3 Novembre 2018

    Il film”Il segreto di Italia” di Antonello Belluco, girato quattro anni fa, che narra le stragi di italiani in terra di Istria,Dalmazia e Fiume,da parte dei partigiani(quelli rossi) e titini, non venne mai rappresentato per la strenua opposizione dell’ANPI. E’ un bel film da vedere,perchè rappresenta
    una parte della nostra storia da sempre sottaciuta,ignorata, nella migliore delle ipotesi falsificata.

  • ROSARIO SANTORO 3 Novembre 2018

    Un film che bisogna vedere speriamo entri nei circuiti

  • Caigo 3 Novembre 2018

    Ottimo, a quando un film anche sull’ebreo Kaganovic (the butcher)…..da far poi vedere in tv al posto di Anna Frank.

  • Fabio 3 Novembre 2018

    Finalmente si apre una verità nascosta e scomoda nonché ripudiata dai Comunisti Italiani, sulle stragi operate i quelle zone nei confronti dei nostri Compatrioti…. La Colpa che è continuata anche dopo la Guerra finita, con l’esodo di quei Italiani di Istria che hanno fatto rientro in Patria, e odiati dai Comunisti Italiani, trattati peggio degli animali. Un episodio più eclatante è stato quello che hanno buttato il latte destinato ai bambini ISTRIANI PROFUGHI, sui binari, adducendo che il latte per loro era sprecato Vi rendete conto chi sono i VERI COMUNISTI???? Vi esorto anche a ricordare la Piccola Bambina Giuseppina GHERSI, a fine guerra sequestrata per tre giorni, torturata, violentata è uccisa, davanti al suo papà che doveva assistere a tale scempio, per mano di un manipolo di Partigiani Comunisti…. Ecco chi solo queste bestie….

  • mario salvatore manca di villahermosa 3 Novembre 2018

    A poco a poco la Verità torna sempre a galla. Coraggio, anche se a volte ci cascano le braccia, NON DOBBIAMO MAI ARRENDERCI!
    Mario Salvatore Manca

  • sergio la terza 3 Novembre 2018

    La RAI lo programmi su Rai 1così lo vedranno tutti compresa l’Anpi.

  • Giovanni rismondo 2 Novembre 2018

    I miei genitori di Rovigno hanno dovuto abbandonare la loro città per paura di essere infoibati nel 1952 come moltissimi italiani dell’Istria e Dalmazia però anche in Italia per colpa dei comunisti si sono trovati male.Molti dei loro conoscenti sono spariti nel nulla o più precisamente nelle fobie per la solo colpa di essere italiani. Viva l’Istria e tutti gli istriani autoctoni.

  • GIORGIO 2 Novembre 2018

    sugli assassini comunisti bisognava non sapere. Peggio dei nazisti il loro comportamento

  • gian luigi 2 Novembre 2018

    …finalmente un barlume di luce!!