Catania, accoltellò la figlia 12enne che dormiva: confermato l’ergastolo

12 Nov 2018 14:19 - di Roberto Mariotti

Una vicenda che aveva scosso tutta la comunità di San Giovanni La Punta, poco distante da Catania, nel 2014. Un dramma maturato da una crisi di coppia e finito nel sangue. La Corte d’Assise d’appello ha confermato l’ergastolo per R.R., l’uomo cinquantunenne che quattro anni fa uccise la figlia di 12 anni con una coltellata mentre dormiva nel suo letto. E aveva anche ferito gravemente un’altra figlia, che allora aveva 14 anni. In questo folle modo voleva “punire” la moglie che non voleva più saperne di lui e di riallacciare una relazione che ormai era finita. Il pg Antonio Nicastro aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado. L’aggressione avvenne nella casa dove viveva l’ex famiglia dell’omicida, a San Giovanni la Punta, il 21 agosto del 2014. L’uomo fu bloccato e disarmato da due altri suoi figli che, all’epoca dei fatti, avevano 17 e 22 anni. Poi tentò il suicidio ferendosi con una coltellata all’addome. La moglie non era in casa. Si era trasferita presso la sua famiglia a causa dei litigi con il marito. Il legale dell’uomo, l’avvocato Mario Brancato, aveva sollecitato l’infermità mentale del suo assistito e chiesto una nuova perizia psichiatrica che però non è stata concessa. Nella sentenza i giudici hanno confermato anche la provvisionale di 410mila euro per la moglie e i due figli all’epoca dei fatti minorenni, e di 80mila euro per il quarto figlio maggiorenne.

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